lunedì 7 ottobre 2013

Opinioni

Ci concederanno l’ora d’aria? di Gabriele Adinolfi

In Grecia una forza politicamente scorretta conta 18 deputati, è terza nei sondaggi, non si riesce a contenere. Nessun problema: la si scioglie per legge arrestando tutti i dirigenti. In Italia un industriale non è disposto a fare pubblicità per i matrimoni gay? Nessun problema: si boicottano i suoi prodotti in attesa che la legge contro l’omofobia vieti a chiunque di esprimere anche solo un parere contrario all’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali. In Italia. Sempre in Italia, dove con la collaborazione della Bce si è fatto un colpo di Stato mediante la manipolazione dello spread e le ingerenze delle agenzie di rating, si mette fuorilegge il capo della coalizione populista mentre si strangolano le sue imprese per impedirgli di agire. In Italia, come in gran parte d’Europa, si sta scrivendo una legge sulla storia. Una legge che, prevedendo condanne pesantissime, vieta a chiunque di indagare sulla fondatezza anche solo parziale dell’Olocausto e che, guarda guarda, si estende talmente da minacciare di arresto e di condanna chiunque esalti un semplice fatto di guerra commesso dalla “parte sbagliata”. Insomma anche chi si permetta di andare in visita a El Alamein o di commemorare le vittime di un bombardamento angloamericano. E, perché no, quelle delle foibe. Sempre in Italia si chiudono d’arbitrio le curve di calcio per punire indiscriminatamente le tifoserie per eventuali cori di qualcuno giudicati razzisti. In Europa. In tutta Europa, dove ormai è vietato fumare e mangiare in modo non insipido né asettico, è proibito anche solo pretendere di battere sovranamente moneta, di difendere lingua, identità e cultura. L’Ungheria che va controcorrente ha una stampa occidentale che la tratta molto peggio dei pedofili. I quali, del resto, da tempo non sono inquietati. In Italia. In Italia i diktat politicamente corretti vengono particolarmente accentuati da un’allegra coppia femminile. Da una parte abbiamo la ministra dell’integrazione, Kyenge, che anziché trattarci con educazione e con modestia come avviene da che mondo e mondo da parte di chi è cittadino acquisito di una nazione che si ritiene ami e rispetti, passa invece il suo tempo a dare pagelle agli italiani, bocciandoli quasi regolarmente sui suoi metri di giudizio. Vuole cambiarci la ministra. E lo stesso fa la presidentessa della Camera. Che, quando riesce a trovare un minuto tra una segnalazione e l’altra alla polizia postale degli utenti di facebook che lei ritiene si debbano reprimere per le loro opinioni scorrette, ci spiega come si deve vivere in famiglia, come le donne devono evitare di servire a tavola (a lei non deve costare molto perché quando non è al ristorante userà la servitù) e soprattutto come siamo arretrati rispetto agli inglesi. Cambiate, italiani, cambiate. Per amore o per forza. La memoria torna al proclama che accompagnò lo sbarco del liberale Dom Pedro nel Portogallo “oscurantista” del 1832: “Portoghesi non costringetemi a liberarvi con la forza!” Italiani, Europei: cambiate tutti e subito, altrimenti, ci dicono questi qui, usiamo la forza. Qualcuno ha capito qualcosa? Oramai siamo in piena dittatura, una dittatura che si fonda sul terrorismo psicologico e giudiziario e che non ha più alcun limite. Men che meno quello del buon senso. Come avevano annunciato da tempo una serie di dissidenti sovietici, la mentalità comunista che lì è stata debellata si è impadronita totalmente dell’Europa occidentale e la sta paralizzando. L’impressione è che nessuno abbia colto esattamente la portata di questo liberticidio e di questa sovversione antropologica ed esistenziale che non si riesce a comparare con nulla del passato; a stento, forse, con il pieno del Terrore giacobino e di quello sovietico. Che però furono forse più brutali ma alla fin fine meno totali e persino meno deliranti di questo a cui siamo confrontati oggi. Che non se ne abbia percezione lo attestano le reazioni generali contrassegnate dalla contrapposizione tra chi tiene le parti dei criminalizzati e chi quelle dei criminalizzatori. Per tutti, per gli uni e per gli altri, la scelta di campo dipende da quello che essi dicono o rappresentano. Sicché se per esempio ho antipatia per i gay sto dalla parte di Barilla e se mi sono simpatici sto contro. Nulla di più sbagliato e demenziale. Non ha alcuna importanza se si è favorevoli o contrari al matrimonio gay, se si è per o contro la reazione all’immigrazione di Alba Dorata, se si ritiene necessaria o meno la libera investigazione sull’Olocausto, se si pensa o no che le donne debbano servire a tavola o meno. Non ha importanza se si ami fumare o meno, né se si ritiene essenziale o irrilevante stampare autonomamente valuta. Tutto questo, nella contingenza, ha valore relativo. Quello che invece ha un valore assoluto è che si permetta a chiunque di affermare quello che pensa senza che sia perseguitato per il suo pensiero, qualunque esso sia. Nel mondo. L’Europa – e l’Italia con una celerità particolare – sprofonda nel terrorismo dittatoriale e nella follia mutazionista. La libertà intanto si trasla altrove, in regioni, nazioni, paesi che prima avevano logiche satrapiche e autocratiche e che oggi godono di più ampie garanzie e partecipazioni di quante ne rimangano a noi. Intanto una lezione ci viene dal presidente somalo che ci ricorda come laggiù si stesse meglio al tempo del fascismo. Anche l’Africa – dove persino da papà Kyenge è venuto un messaggio molto più autentico e rispettabile di quelli che c’invia sua figlia – palesa più buon senso e amor della libertà di quello che mostriamo noi. Non è una primizia. Rammento negli anni settanta quando una delle tante riforme della scuola ispirate dalla libido sovvertitrice tolse praticamente di mezzo l’apprendimento del greco e del latino: nello stesso giorno un paese centrafricano li rese invece obbligatori nelle proprie scuole. Buon fin settimana italiani ed europei. Io non so che fine farà Alba Dorata ma so perfettamente che se non cambiate i vostri riflessi condizionati e la vostra passività psicologica e mentale per voi sarà molto peggio che un cupo tramonto. Poi non prendetevela con i cinesi o con i marziani: se non avete cervello né palle i responsabili siete voi.

1 commenti:

Nessie ha detto...

Perfettamente d'accordo. E' da mo' che lo scriviamo e riscriviamo che siamo in DITTATURA. D'ora in poi dobbiamo esprimerci in qualità di resistenti.