lunedì 12 novembre 2012

I miglioramenti nel suo cervello... e la patrimoniale forse si, forse no...


Crescita, spending review e lotta all'evasione fiscale. Sono queste le tematiche affrontate dal premier Mario Monti a Milano che, in occasione del "New Routes for Growth" al Financial Times Italy summit, ha annunciata il prossimo "regalo" per gli italiani: "Il governo sta studiando una patrimoniale generalizzata ma non sarà introdotta nottetempo, ci sono passi che stiamo verificando". "Un anno fa c’era un’attenzione diversa sull’Italia, un’attenzione strana - ha spiegato il presidente del Consiglio nel suo intervento - se l’Italia fosse affondata, anche l’Unione europea sarebbe affondata". Dopo aver allontanato l'ipotesi di un bis a Palazzo Chigi, Monti ha dimostrato di essere ottimista sulla ripresa economica del Belpaese. "Le riforme varate nell’ultimo anno hanno migliorato le prospettive di crescita, ma non ancora i dati", ha spiegato il presidente del Consiglio sottolineando che il debito italiano, che è del 120% del nostro prodotto interno lordo, "è cresciuto meno rispetto alla media europea" durante la crisi economica. Il premier ha, quindi, lodato l'esecutivo per essere riuscito a ridurre i costi della pubblica amministrazione e della politica: "Per i cittadini niente è abbastanza, e questo lo capisco, ma noi dobbiamo essere sì molto duri ma non populisti". Adesso, però, nell'agenda del governo ci sono, in primissima linea, le misure e gli interventi contro la corruzione e la lotta all'evasione fiscale che, a detta del Prof, fanno pensare a una guerra.

"Lo è - ha spiegato - non può esserci una società civile senza un abbattimento dell’evasione fiscale". Tuttavia, se da una parte i tecnici dichiarano guerra a chi fa il furbetto e non paga le tasse, dall'altra stannop già studiando un nuovo modo per spremere i contribuenti. Questa mattina Monti ha, infatti, annunciato che il governo sta studiando una patrimoniale "generalizzata". "Non sarà introdotta nottetempo - ha assicurato il presidente del Consiglio - ci sono passi che stiamo verificando". Una frase che ha fatto tanto clamore al punto che Palazzo Chigi ha dovuto precisare spiegando che il premier "non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni". Dopo aver precisato di non essere pregiudizialmente contrario a una modesta tassazione generalizzata del patrimonio, Monti avrebbe ricordato il contesto in cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all’estero. "Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio - ha spiegato Palazzo Chigi - il governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l’approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile".

2 commenti:

Nessie ha detto...

La dinamica è sempre quella: SI/NO/sI/no, SI, PAGA COGLIONE!

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/interni/legge-stabilit-sciolto-nodo-degli-esodati-855147.html.

come se non avessero già massacrato le pensioni.
Maria Luisa