giovedì 15 novembre 2012

Sullo ius soli scendono in campo tutti...

Alcuni commenti: "Eppure, l'odor di bruciato lo dovreste sentire, siamo tutti qua ad inveire sulla casta,sulla chiesa e su chi ci ha ridotti in questo stato attuale... e questa proposta di IUS SOLI parte ed e' sostenuta proprio da loro, ma la cosa non vi puzza neanche' un po'? avranno dei secondi fini o no? saranno altri problemi sulla schiena ormai contorta degli italiani o sono le cosidette risorse del quale politici e giornali ci voglion costantemente far credere? a voi la sentenza... e visto che e' un problema italiano lasciate che siano gli italiani a decderlo con un referendum, altro che questi politici marci e questo governo non eletto."

"Dunque in Italia se i genitori non hanno il permesso di soggiorno i figli non vanno a scuola ? Ma certo, infatti se hanno dei bocia minori il permesso di soggiorno glielo danno automaticamente. Gli danno anche la casa popolare, luce pagata , telefono e sussidi vari (visto con i imiei occhi). La Caritas si attiva per trovargli un lavoretto. Questo la dice lunga sulla sua conoscenza dello stato reale delle cose, venga pure a verificare con i suoi occhi, penso che troverà delle sorprese."

"Certo arrivano in Italia in modo illegale i loro genitori, dobbiamo accettarli poi gli diamo anche un premio... Cosa facciamo per i bambini italiani nati da genitori "poveri" italiani da generazioni. Aiutiamo tutti ma con le dovute priorità."

"Possiamo permettercelo? In un pese sovrappopolato, ridotto sul lastrico da una classe dirigente inetta e corrotta, possiamo permetterci di regalare la cittadinanza a decine di migliaia di bambini, che comunque ne hanno già un'altra (o almeno dovrebbero averla)? Chi paga? Facciamo un referendum?"

"L'abuso della cittadinanza onoraria per questioni ideologiche da parte di alcuni sindaci è inaccettabile. L'attuale legge sulla cittadinanza è una ottima legge, che lascia non solo la possibilità di scegliere (molti stranieri rifiutano la cittadinanza italiana altrimenti perderebbero la propria) ma ammette generosamente anche la doppia cittadinanza, pure i francesi guardano con molto interesse al modello attuale in italia, visti i danni immani che lo ius soli ha fatto nel loro paese."

Al via la campagna nazionale. Anche la Serie A in campo, domenica iniziative in tutti gli stadi. L'Unicef: «Cittadinanza onoraria per i bambini stranieri nati in Italia». Governo favorevole alla modifica della legge, Riccardi: «Sono figli della nostra terra, ma è un compito del Parlamento»

«L'impegno per la cittadinanza italiana ai bimbi stranieri non deve cadere. Questi bambini sono figli della nostra terra anche se ci portano un'origine e una storia differenti ma ci arricchiscono e con loro costruiremo un grande futuro». Il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi rilancia l'impegno del governo per il riconoscimento del cosiddetto ius soli, ovvero la possibilità di acquisire la cittadinanza del nostro Paese per il semplice fatto di essere nati sul territorio italiano. Un diritto che altri stati già riconoscono ma che l'Italia ancora non concede. Motivo questo che spinge l'Unicef a prendere posizione e a lanciare una campagna massiccia per far sì che Comuni e altri enti riconoscano fin da subito quantomeno una cittadinanza onoraria ai bambini nati entro i confini italiani da cittadini di altre nazionalità.

COMUNI IN PRIMA FILA - L'iniziativa, che gode dell'apprezzamento del presidente Napolitano, viene lanciata in vista della Giornata nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, che si celebra il 20 novembre, lo stesso giorno dell'anniversario della firma della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Tutti i comuni italiani sono stati invitati a partecipare, ma solamente 61 ad oggi hanno istituzionalizzato la procedura di concessione del riconoscimento - che è simbolico ma che porta con sé un forte valore di indirizzo - e tra questi pochissime sono città capoluogo. Altri 106 enti hanno però assicurato all'Unicef che emaneranno delibere analoghe nelle prossime settimane. Troppo pochi, in ogni caso, meno di 170, su un totale di circa 8 mila. L'Unicef tuttavia non demorde e parla di adesione straordinaria, dopo anni di assoluta indifferenza. E per sottolineare l'importanza di una sensibilizzazione capillare sul tema lancia la campagna «Io come tu - Tutti uguali di fronte alla vita, tutti uguali di fronte alla legge».

«DIRITTI NEGATI» - «Quasi un milione di minorenni di origine straniera vive in Italia e di questi più di 500 mila sono nati nel nostro Paese - sottolinea Giacomo Guerrera, presidente dell'Unicef Italia -. Per questo motivo abbiamo deciso di richiamare l'attenzione sull'uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che sono tra noi». Il governo, dal canto suo, sembra non volersi tirare indietro, anche se una nuova legge non sembra ancora alle viste: «Gli stranieri non sono un problema umanitario ma sono un aiuto per la crescita - ha evidenziato ancora il ministro Riccardi, presente al lancio della campagna -. Questo non dipende dal governo ma dal parlamento, la palla quindi passa alla prossima legislatura».

LA SERIE A IN CAMPO - Anche il mondo del calcio scenderà in campo al fianco dell'Unicef: sabato e domenica in tutti gli stadi della serie A i calciatori e la terna arbitrale saranno accompagnati sul terreno di gioco da bambini e un grande striscione con lo slogan «Mai nemici per la pelle» sarà posizionato a centro campo prima dell'inizio delle partite. Ma fondamentale sarà riuscire a cambiare la mentalità del legislatore e arrivare a una riforma della legge 91/1992 sulla Cittadinanza. Attualmente la normativa prevede che il minorenne che nasca in Italia da cittadini residenti ma non cittadini divenga titolare di permesso di soggiorno temporaneo che deve essere rinnovato dai famigliari fino alla maggiore età e questo in contrasto con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, recepita dalla legislazione italiana.

IL DISINTERESSE DEI POLITICI - «Ho incontrato in questi mesi diversi parlamentari, che hanno proposto modifiche all'attuale legge, ma l'impressione non è stata esaltante - ammette Guerrera -. Ho anche incontrato il presidente Fini per chiedere che il tema fosse messo in agenda. Purtroppo in questo ultimo scorcio di legislatura non si farà molto ma noi siamo agguerriti». Guerrera aggiunge che l'Unicef è favorevole anche a uno «ius soli temperato», che permetta cioè l'acquisizione della cittadinanza al minore che abbia compiuto almeno un ciclo di studi scolastici nel nostro paese. «Speriamo così di incontrare il favore di tutti - sottolinea il presidente dell'Unicef -. Dobbiamo permettere ai ragazzi di accedere all'area dei diritti, è assurdo che oggi non sia così».

2 commenti:

Maria Luisa ha detto...

l'Unicef è favorevole?ma chi è l'Unicef?è un organo di governo?
Beh, anche per quest'anno niente pigotta.
Maria Luisa

Kizzy ha detto...

riccardi (minuscolo), ma vai a ... mi autocensuro io stavolta, sennò... hai visto che han perseguito alcuni bloggers x istigazione all'odio razziale? Ma andare a vedere ciò che dicono i convertiti e i 'nuovi italiani' invece no, eh?