lunedì 15 ottobre 2012

Le pretese della turchia

Un paio di commenti: "Guarda,guarda, l'aspirante califfo chiede aiuto all'Europa. Roba da chiodi, no, da islamici. Si accoppano fra di loro e ci chiedono aiuto, il mondo è per due terzi islamico, si rivolga altrove, oppure pensa lo siamo già diventati anche noi, da qui senza pudore la richiesta.Stiamo già dando troppo. La finiscano di accopparsi tra di loro."

"La Turchia è un Paese candidato a far parte dell'UE, ma ancora non c'è entrato, e già muove pesanti pretese..Che abbia pensato che la Comunità Europea sia il 'rifugium peccatorum'? E poi mi sembra di ricordare che i territori interessati facciano parte dell'Asia Minore..."


Nuove sanzioni in arrivo per la Siria, teatro di violenze ormai da mesi. Dopo gli attacchi alla Turchia, le nuove misure approvate dai ministri degli Esteri Ue congelano i fondi dei sostenitori del presidente e colpiscono anche la compagnia aerea Syrian Europe Airlines. Divieto di visto, inoltre, per 28 personalità siriane vicine al presidente Assad. Ieri i ministri hanno incontrato anche il collega russo Sergei Lavrov. Mosca, da sempre alleata di Assad, avrebbe mantenuto una posizione "molto dura" sul dossier siriano. In particolare ci sarebbe stato un duro botta e risposta tra il ministro russo ed il collega tedesco Guido Westervelle. Intanto il ministro turco per gli Affari europei, Egemen Bagis, ha chiesto all'Europa di accogliere gli oltre 100mila rifugiati siriani fuggiti in Turchia: "È tempo che l’Europa aiuti". Secondo l'Onu, sono già oltre 300mila le persone che hanno abbandonato la Siria. Per loro la Commissione Europea ha 50 milioni di euro di aiuti supplementari: i fondi dell'Ue ai cittadini siriani arrivano quindi a 200 milioni di euro.

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... ma chiedere aiuto ai pacifisti americani, visto che sono stati loro per primi a foraggiare le primavere arabe? Che non si può buttare tutto addosso agli stati che fanno parte dell'europa. Ne abbiamo pieni i coglioni di profughi e di richiedenti asilo.

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