Vi ricordate Mark Rutte? Ma sì, dai, il premier olandese che ci considerava inaffidabili! Quello che sorrideva tutto compiaciuto ad un netturbino che gli diceva "non dia i nostri soldi agli italiani!" Quello che gli euroinomani nostrani, ovviamente, avevano già trasformato in un idolo. Sì, lui. Ebbene, Mark Rutte si è dovuto dimettere per uno scandalo enorme. L’ufficio delle imposte ha contestato in maniera fraudolenta e infondata 26.000 casi di assegni contributivi destinati ai minori, che invece erano stati regolarmente assegnati. A causa di questo, 10.000 famiglie sono state costrette a restituire soldi che avevano percepito in maniera regolare. Peraltro le contestazioni a quanto pare sono macchiate pure da pregiudizi razziali. Insomma: una vergogna. Siamo tutti d'accordo nel considerare la nostra classe politica indegna e ridicola. Ma il marcio non esiste solo da noi. Corruzione, incapacità e malaffare si riscontrano anche nei cosiddetti "Paesi frugali" (paradisi fiscali con debiti privati alle stelle). La differenza è che lì, pur rubando, i politici continuano a difendere l'interesse nazionale. Qui hanno smesso di farlo da tempo, per lucidare le scarpe a Bruxelles e permettere ad un Mark Rutte di farci la morale.
Matteo Brandi
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