giovedì 8 novembre 2012

Mater lacrimarum e i dirigenti del ministero


Il ministro Elsa Fornero, davanti alla commissione del Senato, tratteggia il futuro dell'accordo sulla produttività tra sindacati e imprese e ha già pronta una griglia di indicatori cui legare, in un decreto, gli 1,6 miliardi stanziati con la legge di stabilità per incentivare la contrattazione aziendale. Ma è subito polemica con i sindacati: tra i criteri che serviranno a valutare se concedere o meno il beneficio fiscale'promesso agli accordi di secondo livello, infatti, ci saranno non solo il maggior o minor peso della contrattazione aziendale rispetto a quella nazionale, l’utilizzo effettivo dell’apprendistato, la possibilità di utilizzare orari flessibili, la redistribuzione delle mansioni ed il depotenziamento degli automatismi che saranno inseriti negli accordi di secondo livello ma anche, dice Fornero, una eventuale "rinuncia all’indicizzazione ai prezzi in via automatica" che profila la possibilità che, per accedere agli incentivi, i salari di produttività debbano abbandonare l’adeguamento all’Ipca, l’indice di inflazione previsionale.

Legge del contrappasso: Ma la Fornero, che è stata fortemente attaccata dai sindacati su questo punto, è stata costretta, come rivela lei stessa a una sorta di legge del contrappasso proprio sulla produttività ha firmato il premio massimo per tutti i dirigenti del ministreo del Lavoro. E poi piange: "Da ministro è stato umiliante firmare per autorizzare il premio massimo per tutti i dirigenti del mio Ministero", racconta sempre nel corso dell’audizione al Senato. "Che tipo di selezione ci potrà essere se tutti prendono il massimo?", si è chiesta, aggiungendo: "mi hanno detto che quelli erano gli indicatori dell’anno precedente e che potevo solo ratificarli".

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il pil del lazio si forma in gran parte con le paghe che lo stato versa a questi burocrati

erio il padano