Insomma, ribellarsi all'invasione clandestina è da merde. Parola di Vauro e di tutti gli altri radical chic sinistrati del cazzo. Parliamo chiaro, l'invasione è clandestina e appoggiata da questo infame e illegale governo. Perchè gli fa comodo. Però, le altre nazioni che fanno parte della Ue, non li vogliono e quindi, devono restare da noi a spese nostre. E la storia, comincia a rompere i coglioni anche alle persone più miti che vivono in paesini sperduti. In quanti conoscono le piccole realtà di piccoli e tranquilli paesini sparsi in tutta italia? Lo sa solo chi ci vive. Al massimo, può accadere una rissa tra adolescenti una volta l'anno, per tutto il resto del tempo, si vive in tutta calma. 
I clandestini portano disagio e scompenso. C'è poco da nasconderlo. E non certo perchè chi vive in piccoli paesini sono dei trogloditi o di mentalità chiusa. Perchè i piccoli paesini sono ancora delle oasi di pace. Io ci vivo da anni in una di queste oasi di pace che ora non lo è più con l'avvento, appunto, dei clandestini, dei magrebini, dei rom ai quali è stata data anche la residenza. Cosa è successo? Niente, risse, accoltellamenti, spaccio, rapine e degrado, tanto degrado. E se la gente comincia a ribellarsi, inutile prenderla per il culo, ha i suoi motivi.
 
Intanto, questo è ciò che scrive in un commento 
al post di Nessie, Maria Luisa che è di quelle zone: 
"A Ferrara vi sono due scuole di pensiero:la prima è quella di chi è  stanco di vedere la propria città invasa, violentata da gente che non ha  il minimo rispetto di chi li ha accolti e quella di chi afferma che si  deve accogliere, che bisogna salvare vite umane e che ci si deve  integrare, purtroppo supportata da una classe politica che non ascolta  il disagio della popolazione, arrogante e prevaricatrice e che ha come  arma l'offesa e la denigrazione di chi non la pensa come lei.Da  aggiungere una cooperativa che fa il bello ed il cattivo tempo e che è  l'unica a partecipare e vincere i bandi per l'accoglienza dei  clandestini, anzi ultimamente si è permessa di dire che i ferraresi sono  pronti per l'accoglienza in famiglia e che si andrà in quella  direzione.Tornando a Gorino è un piccolo paese, anzi una frazione di  2000/3000 abtanti che si è trovata d'imperio a dover dare ricovero a una  ventina di migranti:nessuno aveva interpellato il sindaco né il  proprietario dell'ostello, che funge da bar e unico posto di incontro  dei paesani.Gli abitanti di Gorino avranno votato PD, ma hanno un certo  "caratterino" e non sopportano le imposizioni, né tutto ciò che lede i  loro diritti.Faccio mia la supposizione di un mio amico (è maligna ma  forse non del tutto errata):quando i politicanti hanno visto alzarsi la  maretta hanno spedito donne e bambini per denigrare  i riottosi.Da tutte  le parti si sono innalzate invettive contro i cattivoni, ma questi  abitanti di Gorino sono gli stessi che non hanno avuto problemi ad  ospitare famiglie di Bosniaci.Forse, ma non sono sicura anche se penso  di conoscere un po' le genti del Delta ,se l'approccio fosse stato  differente le cose avrebbero avuto un altro corso. Gorino è il terzo  paese della provincia che non accetta clandestini a sorpresa, prima  Bondeno (ma lì il sindaco è della Lega), poi Gaibanella, paese a guida  PD.E naturalmente l'anima nera di tutto lo sconquasso è il leghista  Lodi.Possibile che  non facciano un po' di sana autocritica e si  domandino il motivo di queste ribellioni?Tre coincidenze fanno una  prova.
Ecco che cosa afferma il prefetto: http://www.estense.com/?p=578366" 
Goro, la rivolta anti-migranti: "Basta, questo paese è nostro". A Goro e Gorino il giorno della protesta (vittoriosa) contro i migranti che sarebbero dovuti andare in un ostello requisito dal prefetto: "Pagiamo le tasse, il paese è nostro" di
 Claudio Cartaldo 
Goro si ribella. Si è ribellata alla decisione del prefetto di requisire un intero piano dell'ostello del piccolo paese per metterci 12 donne e 8 bambini. Sono scesi in piazza e hanno impedito l'arrivo del bus, alla fine hanno vinto loro, obbligando il prefetto a spostare a Ferrara e Comacchio i migranti.
Il giorno dopo la rivolta pacifica i cittadini di Goro sono tornati a spiegare alla stampa le loro ragioni. 
"Noi paghiamo le tasse - hanno detto - 
e questo paese è nostro". Stranieri, insomma, non sono i benvenuti. Goro e Gorino sono due paesi strani. Anche gli altri ferraresi li considerano un mondo a parte, un posto che 
"vive per i fatti suoi". Luoghi di persone che vivono grazie alle vongole e che non vogliono rischiare di ritrovarsi situazioni che possano mettere a rischio l'economia locale.
"Non ci hanno detto nulla - 
hanno detto al Messaggero - 
E poi il locale sequestrato a lavoratori onesti, che pagano le tasse....". Appena 450 abitanti ci sono a Gorino. Circa 6mila a Goro. 
"Mi hanno dato dei fogli - dice Sanela Nikolic, proprietaria dell'ostello il cui primo piano era stato requisito dal prefetto
 - Mi hanno detto: le sei camere sono sequestrate, che tu voglia o no. Eppure noi avevamo comunicato alla prefettura che non eravamo disposti ad ospitare i migranti, è il primo anno che guadagniamo qualcosa".
Il sindaco di Gorino, Diego Viviani, non ci sta a passare da razzista. 
"Siamo disponibili come gli altri - ha detto - 
siamo italiani: ci dispiace che il ministro Alfano ci abbia bollato come incivili". 
 
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