lunedì 3 agosto 2020

Se dubiti...

Dittatura sanitaria? Opinioni castrate? Solo l’arte del dubbio ci salverà dalla miseria una a che ci governa

“Hai dei dubbi sulle azioni del governo a rotelle in tempo di covid? Sei un negazionista o un “cieco di merda”, anche se porti al tuo tavolo pareri di illustri scienziati, uomini di politica e di cultura, come ha fatto Vittorio Sgarbi lo scorso 27 luglio al Senato, non a negare l’esistenza del coronavirus, ma a ricordare l'importanza della umana dignità in democrazia, del dissentire. Dubiti della qualità culturale e istituzionale di coloro che incarnano il potere? Sei un idiota, almeno quanto loro. Sei dubbioso sull’ingresso dei migranti in piena emergenza coronavirus? Sei un fascista. Nutri dubbi sulla pompa magna riservata a Conte dopo la trattativa sul Recovery Fund? Sei un cafone, porca troika! [...]

Ora più che mai, i dubbi non sono tollerati, quantomeno quelli di una parte. In quel caso i dubbi sono certezza di inciviltà, di estinzione di ogni visione alternativa a quella del sistema globale, senza Dio, né Patria, precario e migrante, senza confini, senza più un’identità. Cessato  il novecento  ideologico, in cui contaminare l’agire umano in società, politica ed economia, ecco il post-ideologico attacco alla natura umana, con cui mutare l'intima profondità delle dimensioni degli uomini, dalla sessualità, alla memoria (nazionale), passando per la spiritualità. Una guerra non più solo al voto, ma psicologica. Una campagna elettorale continua che bombarda la quotidianità di ognuno e determina chi e cosa è degno di civiltà. Il dubbio è nemico di regime. E per questo, ora, bisogna dubitare ancor più forte, per continuare a difendere quell’intima porzione di lucidità, di libertà e di partecipazione che fa l’uomo sovrano di se stesso, ancor prima che della propria moneta. Dubitare ancor più forte: è Conte a prolungare lo stato di emergenza sino a ottobre o è lo stato di emergenza a prolungare Conte sino al 2022?  Sommergiamo di dubbi la miseria umana al potere. Muoviamo le piccole personalità lucide contro il bluff del grande sistema, smettiamola di giocare sul loro campo.

Tratto dalla bacheca di Emanuele Ricucci

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