martedì 18 agosto 2020

Mario Draghi

Draghi ha anticipato il suo discorso di insediamento. Logge e lobby potentissime hanno deciso da anni di usarlo come paravento credibile del loro potere occulto e  antidemocratico. Quello attuale, Conte, è troppo ruspante, un capetto di provincia, un Casalino col pene, tappezzeria. L’emergenza costruita dalla putrida macchina mediatica, sfruttata ad arte dal ridicolo Conte per tirare a campare, in realtà non serviva a lui. Una struttura di potere mondiale vuole edificare il nuovo impero tecnico-burocratico, il sistema del controllo totale al di sopra degli individui e degli stati. Il governo del #cts, accozzaglia di falsi esperti proni alla più oscura élite finanziaria, lavora in Italia per delegittimare lo Stato democratico, paralizzandone i servizi, la scuola, la giustizia, distruggendo le imprese ed il lavoro, gabellando un’emergenza sanitaria tanto fasulla quanto vuoti sono i reparti ospedalieri in suo nome edificati. E sarà così che i sudditi, ormai docili a qualsiasi soluzione, imbavagliati, deprivati della libertà di movimento, di riunione e manifestazione, resi miserabili da una catena di fallimenti e licenziamenti consapevolmente indotta, plaudiranno al nuovo messia del liberismo, il prescelto dai gruppi padronali dediti alla restaurazione del privilegio. Il lavoro svolto non era per Conte, era per Draghi. Il piccolo leader casuale verrà estromesso, il nuovo emissario del padronato sarà superiore e autorevole. Le bestie in museruola sbaveranno lodi per l’eletto, e avranno in un certo senso ragione. Eliminato definitivamente ogni residuo di sovranità popolare tramite il #MES e il resto del lavoro criminale affidato al capetto, il nuovo leader apparirà principe munifico, i suoi atti saranno illuminata attenuazione dei rigori, delle sopraffazioni imputabili a quello precedente, come il «whatever it takes» della sua BCE fu balsamo all’austerità che lo stesso sistema BCE aveva fino allora imposto ai popoli con ferocia spietata. È sempre lui, Draghi, il salvatore deputato a inzuccherare i veleni, gli acidi somministrati fino al suo impancamento dalle stesse cupe entità che l’hanno impancato. Per voi, povere bestie mascherate, musi uguali, dabbene terrorizzati dai contagi tra sani e dagli ospedali vuoti, c’è solo da sbavare e continuare a muggire consenso. Perché l’élite mercatista e speculatrice ha vinto ancora e continuerà a farlo. Fra una mascherata e un tampone, magari, se vi rimane ancora un filo di speranza, pregate che Trump e Putin ci liberino da tutta questa merda. Perché sapete, sono gli unici ad avere il minimo potere per poterci provare.


Il sofista

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