giovedì 1 febbraio 2018

Censura

Dopo la censura (senza motivazione e nè avviso preventivo) del facebook Sinistra cazzate e libertà, ora diventata SCL, la scure arriva anche (stesso metodo di cui sopra) al facebook di Tommaso Longobardi. Tommaso, ieri sera scriveva: "Da circa un'ora la mia pagina principale (650.000 like) è stata oscurata. Ancora non mi è stata data motivazione della chiusura, solo che "alcuni post non rispettano gli standard di Facebook", senza naturalmente segnalarmi quali siano. Ho potuto fare appello, per il resto non so nulla. Questa è la terza chiusura immotivata della mia pagina. Vi terrò aggiornati su questa pagina di riserva." 

E queste sono solo due le pagine a subire la censura dittatoriale, mi chiedo quante ancora ne verranno chiuse per far tacere chi si oppone ad un simile schifo. Possono chiudere le pagine web ma non possono cancellare le idee... e si chiamano democratici...

2 commenti:

Nessie ha detto...

Twitter e Facebook hanno introdotto questi algoritmi su ordinazione dei governi globalisti. Schifoso, certo, ma lì almeno si tratta di aziende private, oltretutto ricattabili in quanto hanno i domicili fiscali OFF SHORE. La vera nefandezza però sta da noi dove a partire dal 18 gennaio Minniti, il capo della Polizia Gabrielli e la polizia postale instaureranno il controllo poliziesco sulla rete col pretesto delle "bufale". Siamo il primo esempio di polizia del Pensiero nel mondo.

Nessie ha detto...

Per quanto mi stia sulle scatole Travaglio, in questo pezzo sul Ministero della Verità ci ha azzeccato in pieno:

https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/il-ministero-della-verita/