giovedì 1 febbraio 2018

Sul delitto di Pamela Mastropietro

Parliamone. Siamo ancora nella presunzione di innocenza o di colpevolezza, fate voi. Continuano a dire che no, non sono tutti uguali... Ma arrivano tanti, troppi criminali. Le femministe tacciono e tace anche il comitato 5 luglio che tanto tuonò contro Amedeo Mancini.


Nigeriano, 29 anni, con il permesso di soggiorno scaduto. È il profilo di Innocent Oseghale, l'uomo fermato con l'accusa di aver ucciso la 18enne Pamela Mastropietro. Il giovane, con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, è domiciliato proprio a Macerata, in via Spalato 124, la stessa dove la ragazza è stata vista viva l'ultima volta martedì 30 gennaio.

I carabinieri sono riusciti a risalire al nigeriano anche grazie alle immagini delle telecamere della zona. Dai video si è potuto riscontrare che la 18enne era ancora in vita nelle giornate del 29 e del 30 mattina. Da lì si è ricostruita la sequenza temporale degli spostamenti della giovane, le cui tracce, nella tarda mattinata del 30 gennaio si perdevano in via Spalato, a Macerata.

A incastrare il 29enne, che continua a dirsi innocente, non ci sarebbero solo le immagini delle telecamere, ma anche diverse testimonianze. Dalle indagini dei militari è emerso che il 29enne nigeriano è stato l'ultimo ad avere avuto contatti con la Pamela. Nell'abitazione del ragazzo sono stati trovati "i vestiti della vittima, sporchi di sangue, e altre tracce ematiche, nonché uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì dove la vittima aveva precedentemente acquistato una siringa". Secondo i carabinieri "con tutta probabilità, la ragazza sarebbe stata uccisa e sezionata" nella casa del nigeriano.

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