giovedì 3 aprile 2014

Alfano, la ue e l'immigrazione clandestina

Un commento: Il benessere e' strettamente collegato alla crescita demografica di un paese, in Italia nessuno fa piu' figli,le donne italiane principali colpevoli di questo gigantesco problema fra l'altro contro la natura umana il cui scopo principale e' la prosecuzione della specie ma questo e' un altro grave problema e andrebbe approfondito, siamo a decrescita demografica e con la percentuale di anziani piu' alta d'Europa, vedere sito del Parlamento Europeo, per cui altra soluzione non vedo che far arrivare nuova gente, fresca e soprattutto bisognosa di tutto, di ogni genere dall'abbigliamento al cibo alle case alle automobili ecc.ecc. e far ripartire alla grande l'intera economia italiana con conseguenti benefici per tutti, altrimenti siamo destinati alla inevitabile discesa nella poverta' collettiva in una societa' che sara' composta da anziani e pensionati che nessuno potra' sostiuire nel mondo del lavoro e dei consumi...
 
... e finchè c'è gente che ragiona così...
 
Immigrazione, Alfano: “300-600mila in Nord Africa pronti a traversate”. Il ministro dell'Interno: "Noi ci batteremo perché l'Europa difenda le frontiere". Il presidente del Consiglio Ue Van Rompuy: "In vertice con istituzioni africane anche questo tema: basta con tragedie come a Lampedusa"

L’allarme è del ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Secondo le nostre informazioni, in Nord Africa ci sono tra 300 e 600mila persone in attesa di transitare nel Mediterraneo”. Il titolare del Viminale lo dice a margine di un convegno a Palermo sull’immigrazione. “Noi ci batteremo perché l’Europa difenda le frontiere”, ha aggiunto. E quest’ultima frase fa capire quanto pesa il fatto che ci si avvicini all’appuntamento delle elezioni europee. “L’Europa  - conclude – deve prendere definitivamente atto che le frontiere del Mediterraneo sono europee e bisogna proteggerle. Altrimenti il problema degli sbarchi non si risolverà mai”. Oggi il tema dell’immigrazione è stato tra l’altro una delle “questioni chiave” affrontate dal vertice Ue-Africa, come ha dichiarato il presidente del Consiglio Ue Herman van Rompuy che ha annunciato una “dichiarazione congiunta in cinque punti per impedire il ripetersi di tragedie come quella avvenuta a Lampedusa” nell’ottobre scorso o “nel deserto della Nigeria”.

Una “forte e inequivocabile volontà politica di affrontare tutte le sfide legate alla migrazione inter e intra-continentale e la mobilità e per costruire sulle loro opportunità”, viene espressa dalle istituzioni Ue e africane che hanno partecipato al vertice a Bruxelles. Tra gli impegni, quello di garantire che “una migrazione e una mobilità ben gestiti, quali motori della crescita inclusiva e dello sviluppo sostenibile, si riflettano in modo adeguato nell’agenda per lo sviluppo post-2015″, e ad “intraprendere azioni concrete per rispondere alle sfide della migrazione e della mobilità a livello adeguato, in uno spirito di collaborazione, condivisione delle responsabilità e cooperazione”. Le istituzioni, tra l’altro, si dicono “fortemente preoccupate per il serio impatto sociale e umano della migrazione irregolare e la perdita di vite che causano” e per questo dichiarano di essere “più che mai impegnati a intervenire per evitare tali tragedie in futuro e per affrontare efficacemente la migrazione irregolare” nel contesto di “rigoroso rispetto dei diritti umani e della dignità umana”. Tra gli impegni comuni, viene evidenziato anche quello “di perseguire i trafficanti di esseri umani e lo smantellamento delle loro reti criminali, poichè presentano una grave minaccia per la vita dei migranti”. Ma anche a “combattere tutte le forme di discriminazione, razzismo e xenofobia, e tutti gli atti di intolleranza in entrambi i continenti, e per garantire che i diritti umani dei migranti, compresi quelli della diaspora e delle vittime di tratta, siano pienamente rispettati”.

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