martedì 15 aprile 2014

7 anni per ogni omicidio

Kabobo condannato a 20 anni di carcere. Al 31enne ghanese, che l'11 maggio scorso uccise tre passanti a Milano, il gup ha riconosciuto la semi-infermità mentale. Il figlio di una vittima: "Pena insufficiente" di Franco Grilli

Vent'anni di carcere più tre di ospedale psichiatrico giudiziario come misura di sicurezza. Adam Kabobo, il 31enne ghanese che l'11 maggio scorso ha ucciso a colpi di piccone tre persone nel quartiere milanese di Niguarda, è stato condannato a scontare questa pena. La sentenza è arrivata in tarda mattinata. ll gup Manuela Scudieri gli ha riconosciuto la semi-infermità mentale. Era l’11 maggio scorso quando Kabobo colpì ripetutamente le vittime che non conosceva. Il giudice ha riconosciuto la tesi accusatoria e ha ritenuto il ghanese capace di intendere e volere al momento del fatto. Alle famiglie delle vittime, parti civili nel processo che si è svolto con rito abbreviato, sono state riconosciute delle provvisionali come risarcimento. "È quello che mi aspettavo dalla giustizia italiana, per quello che mi riguarda è una pena insufficiente e vedremo poi se sconterà davvero questi vent’anni". Così Andrea Masini, figlio di Ermanno, una delle tre vittime di Adam Kabobo, ha commentato con i cronisti la sentenza.

1 commenti:

Nessie ha detto...

Sentenze empie ed organiche al progetto Kalergi, quello che sancisce il nostro GENOCIDIO e la conseguente nostra sostituzione con gruppi allogeni.