In Moldavia, Georgia e in Romania si sono tenute elezioni che hanno visto la vittoria dei candidati filo russi (sarebbe in realtà più corretto definirli pacifisti) e la sconfitta dei candidati filo UE e filo NATO. Risultati di tale natura erano prevedibili. L’Occidente chiede a questi popoli di entrare in guerra con la Russia. In buona sostanza chiede loro di essere disposti a suicidarsi per la causa, come già ha fatto l’Ucraina. A compiere un tale passo possono, però, essere convinte solo ampie minoranze, che , per fanatismo, ignoranza, follia o interesse (magari sperano di abbeverarsi un domani alla greppia offerta dalle ONG di Soros) tifano per la rovina del loro paese. Le persone comuni si ritraggono, invece, di fronte al baratro. Pur diffidando, probabilmente, di Putin non meno di quanto diffidino di Biden, di Trump o di Ursula von der Leyen, esse si rendono perfettamente conto che la strada intrapresa dall’Ucraina è autodistruttiva. Il loro più vivo desiderio (in fondo è quello di tutti noi) è di essere lasciate in pace e di poter avere una vita serena e moderatamente agiata, senza il timore di veder partire il figlio per la trincea o di trovarsi la casa ridotta in cenere da un missile. I risultati elettorali certificano questa disposizione di spirito e non devono quindi meravigliare. Purtroppo non deve nemmeno meravigliare la reazione dell’Occidente. Abbiamo visto come sono andate le cose. In Moldavia l’esito elettorale è stato ribaltato con l’espediente dei voti dall’estero; in Georgia il risultato non è stato riconosciuto dalle opposizioni al soldo di Soros, che da allora si sono prodotte in quotidiani assalti armati al parlamento, secondo le regole ormai ben note delle rivoluzioni colorate; in Romania, essendo il distacco tra i due candidati talmente ampio da rendere difficilmente praticabile la strada dei brogli, si è pensato bene di annullare l’intero processo elettorale a due giorni dal secondo turno. Di fronte a tali azioni bisogna ormai prendere atto che l’Occidente, con i suoi bracci variamente armati (NATO, UE, FMI, OMS ecc.) è diventato una macchina produttrice di caos, menzogna e guerra.
Silvio dalla Torre
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