sabato 27 marzo 2021

I nuovi Mengele

 Sperimentazione, non vaccino...


Buone notizie sul fronte vaccini e bambini. Si allargano le sperimentazioni del farmaco sui più piccoli e un nuovo studio segnala che le donne vaccinate con Pfizer e Moderna trasferiscono gli anticorpi al neonato. Tra l’altro a Padova proprio oggi è stato reso noto che due bambine nate pochi giorni fa presentano anticorpi contro il coronavirus. Le madri, entrambe medici, erano state immunizzate durante la gravidanza. Si tratta dell’immunologa Anna Parolo e della ginecologa Valeria Bernardi, di 36 e 37 anni. «Le due bimbe - dice Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’equipe di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 - sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita. Infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale».


Anche i neonati protetti da madri vaccinate


I neonati dunque possono beneficiare degli anticorpi indotti dal vaccino. Lo spiega anche un’analisi pubblicata sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology che ha preso in esame 131 donne in età riproduttiva (tra cui 84 in gravidanza, 31 in allattamento) vaccinate con Pfizert/BionTech o Moderna. Tutte le donne hanno mostrato un’alta quantità di anticorpi anti Sars-CoV-2nel sangue in seguito alla vaccinazione ma la buona notizia è che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione erano presenti anche nei campioni di sangue del cordone ombelicale e nel latte materno, segno che possono essere trasferiti al neonato dalla placenta e dal latte materno. Lo studio, condotto al Massachusetts General Hospital e al Brigham and Women Hospital di Boston raccoglie la casistica più ampia mai studiata finora. Il vaccino Moderna sembra essere leggermente migliore perché stimola una produzione di immunoglobine A più elevata, e dal momento che le A sono più presenti nel latte e nelle mucose proprio questo vaccino potrebbe essere preferibile. Qualche giorno fa era stata resa nota la notizia della prima bimba nata con anticorpi contro il coronavirus da madre vaccinata con Moderna tre settimane prima del parto.


Il vaccino Pfizer sui bambini piccoli


E sempre a proposito di bambini anche casa farmaceutica Pfizer ha cominciato a testare il suo vaccino in quelli di età inferiore ai 12 anni. Le prime due volontarie, due gemelle di 9 anni della North Caroline sono state immunizzate alla Duke University negli Stati Uniti. Il colosso farmaceutico ha iniziato a testare il farmaco nella fascia compresa tra i 5 e gli 11 anni e se i risultati saranno validi si passerà alla fascia 2-5 anni e infine 6 mesi-due anni. Nel complesso saranno coinvolti nel trial circa circa 5.000 bambini . I risultati della sperimentazione sono attesi nella seconda metà dell’anno e la società spera di vaccinare i bambini più piccoli all’inizio del prossimo anno. Solo pochi giorni fa Moderna ha iniziato la sperimentazione del suo vaccino dai sei mesi agli 11 anni. Entrambe le aziende hanno testato i loro prodotti sui bambini dai 12 anni in su e i risultati sono attesi nelle prossime settimane (la sperimentazione di Pfizer tra i 12-15 anni è stata ritenuta sicura ma i dati non sono ancora stati pubblicati tuttavia in Israele sono già stati immunizzati 600 ragazzini e non sono state osservati effetti collaterali).


VACCINI COVID E BAMBINI: GLI APPROFONDIMENTI


Lo studio


Gli scienziati testeranno tre dosi del vaccino Pfizer - 10, 20 e 30 microgrammi - in 144 bambini. Ciascuna dose sarà valutata prima nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, poi nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni e infine nel gruppo più giovane, da sei mesi a 2 anni. Dopo aver individuato la dose più efficace, l’azienda testerà il vaccino su 4.500 bambini. Circa due terzi dei partecipanti riceveranno due dosi a 21 giorni di distanza, gli altri il placebo. I ricercatori valuteranno la risposta immunitaria dei bambini nel sangue prelevato sette giorni dopo la seconda dose. Quando tutti i dati saranno verificati anche i piccoli che hanno ricevuto il placebo avranno il vaccino.


Gli altri vaccini


Anche AstraZeneca ha avviato studi su bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni coinvolgendo complessivamente 300 volontari e i risultati sono attesi entro agosto. Anche Johnson & Johnson ha iniziato a testare il suo monodose sui bambini più grandi con l’obiettivo di sperimentarlo più avanti anche sui più piccoli e i neonati (tra i centri selezionati anche il Buzzi di Milano. 



Dalla bacheca di Salvo Sottile

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