mercoledì 6 novembre 2019

Il terremoto, una questione di partito

PER LA SINISTRA DELLE MARCHE IL TERREMOTO È UNA QUESTIONE DI PARTITO. Sciapichetti definisce “inutile” la mozione che chiedeva di risolvere i problemi dei tecnici professionisti del sisma

Comunicato integrale

Per Sciapichetti & co, i problemi e le richieste dei tecnici professionisti del terremoto sono questione “inutile e datata”, sebbene nessuna sia stata ancora risolta. Bocciata in consiglio regionale la mozione del capogruppo Elena Leonardi che chiedeva l'impegno della Regione per risolvere i nodi legati alle professioni tecniche che operano sul sisma. “La valutazione, a seguito della bocciatura della mozione chiedeva alla Giunta regionale un impegno per risolvere i problemi dei tecnici professionisti del terremoto, potrebbe essere nel merito della questione. Perché nessuna delle richieste che avevo fatto ben quattro mesi fa ad oggi è stata risolta – ha commentato il consigliere di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi –. Non l'anticipo del 50% delle parcelle dei tecnici (che è già legge dall'ottobre 2018, con il Decreto Genova, ma per la quale continua a mancare l'ordinanza commissariale che attui questa misura), non la nomina del Comitato Tecnico Scientifico, per la quale non esiste nessun atto formale da parte del commissario, al contrario di quanto detto dall'assessore Sciapichetti, non il rinnovo del Protocollo d'Intesa tra il commissario e la Rete nazionale delle Professioni, scaduto il 31 dicembre 2018, non la possibilità di anticipo economico delle prestazioni tecniche da parte dei committenti beneficiari del contributo di ricostruzione, non l’istituzionalizzazione nei Tavoli Tecnici, della presenza dei rappresentanti degli Ordini professionali ricadenti sul cratere e anche delle rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, non il pagamento delle Schede Aedes con esito “A”, che almeno finalmente sappiamo essere ben 644. Potrei entrare nel merito, ma non serve, perché l'assessore Sciapichetti si è smentito da solo – prosegue il capogruppo di Fratelli d'Italia – dichiarando ormai datato e inutile il mio atto, da me presentato il 25 luglio e calendarizzato solo ieri, il 5 novembre. Invece di cogliere al volo l'occasione, e rafforzare l'azione politica della Regione per cercare di risolvere alcuni dei problemi che attanagliano la ricostruzione, soprattutto in questi giorni in cui in Parlamento è in discussione il decreto sisma, lui la bolla con un “inutile” per una mera questione politica, per far passare il messaggio che tutto quello che si stava chiedendo era già stato affrontato e risolto. Una grande falsità! Sciapichetti e la sinistra delle Marche, bocciando la mia mozione, hanno di fatto ribadito che per loro il terremoto è una questione di partito. L'altroieri, quando si sono trovati a dover scrivere le regole della gestione del sisma, hanno messo in piedi un sistema che senza distinzione, a tutti i territori delle Marche, dà la stessa medicina, facendo morire quelli in codice rosso e rafforzando quelli in codice verde o che godono di ottima salute. Ieri, che si sono trovati all'opposizione, hanno cominciato a gridare “al lupo al lupo”, e a chiedere al governo gialloverde di risolvere al più presto i problemi che loro stessi avevano creato. Ed oggi, che si trovano di nuovo nella maggioranza di Governo, mentendo ai cittadini mettono a tacere coloro i quali invece, da sempre, come la sottoscritta, cercano di risolvere le criticità legate alla gestione scellerata del post sisma, a prescindere dal colore dell'esecutivo. Fa molto sorridere, infine, che l'assessore Sciapichetti abbia ironizzato in consiglio sull'eventualità che questa questione, che reputo grave e molto seria, potesse essere frutto di un mio comunicato stampa. Forse ha paura, l'assessore Sciapichetti, che i marchigiani sappiano quello che accade in consiglio regionale?”.

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