lunedì 25 settembre 2017

La chiesa mondialista e lo ius soli

La Cei in campo per i migranti: ius soli, accoglienza, xenofobia. Il presidente della conferenza episcopale, cardinal Bassetti: "La nuova cittadinanza favorirà l'integrazione" di Luca Romano

Il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti aprendo il consiglio permanente della Conferenza Episcopale italiana torna ad affrontare il tema dello ius soli. "Alla luce del Vangelo e dell’esperienza di umanità della Chiesa, penso che la costruzione di questo processo di integrazione possa passare anche attraverso il riconoscimento di una nuova cittadinanza, che favorisca la promozione della persona umana e la partecipazione alla vita pubblica di quegli uomini e donne che sono nati in Italia, che parlano la nostra lingua e assumono la nostra memoria storica, con i valori che porta con sè", ha affermato il cardinale. Dunque la posizione della Cei riguardo alla legge per il momento congelata al Senato che introiduce la cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia è abbastanza chiara: "Accogliere, proteggere, promuovere e integrare sono i 4 verbi che Papa Francesco ha donato alla Chiesa per affrontare la grande sfida delle migrazioni internazionali", ha aggiunto Bassetti. Il processo di integrazione "richiede, innanzitutto, di fronteggiare, da un punto di vista pastorale e culturale, la diffusione di una ’cultura della paurà e il riemergere drammatico della xenofobia. Come pastori non possiamo non essere vicini alle paure delle famiglie e del popolo. Tuttavia, - avverte Bassetti - enfatizzare e alimentare queste paure, non solo non è in alcun modo un comportamento cristiano, ma potrebbe essere la causa di una fratricida guerra tra i poveri nelle nostre periferie. Un’eventualità che va scongiurata in ogni modo".

Il presidente della Cei inoltre ha anche parlato dei recenti episodi di violenza che hanno copito diverse donne in Italia: "Vorrei testimoniare la più sincera vicinanza a tutte quelle donne che in Italia, pressochè quotidianamente, sono vittime di una violenza cieca e brutale". Infine il cardinale parla anche di Fisco e di tutte quelle misure da adottare per dare un sostegno forte alle famiglie, soprattutto quelle numerose: "Una misura di cui avvertiamo l'assoluta importanza non solo perché avrebbe dei benefici sui redditi familiari ma perché potrebbe avere degli effetti positivi su un tema cruciale per il futuro della nazione: quello della natalità". "Il contesto attuale - caratterizzato da un crescente aumento di convivenze, separazioni e divorzi, nonché da un tasso di natalità che continua a diminuire drammaticamente - ci impone di guardare alla famiglia in modo concreto, senza cercare alcuna scorciatoia, scorgendo nelle fragilità della famiglia non solo i limiti dell'uomo, ma soprattutto il luogo della Grazia".

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