giovedì 13 luglio 2017

Sms solidali e piste ciclabili

Vi racconto, anzi, vi faccio raccontare una storia che disgusta e che disturba. Una storia di sms solidali e di inutili piste ciclabili. La racconta (e non solo) genziana project nel suo facebook (se volete, potete iscrivervi in modo da avere notizie in tempo reale). Io ve la riporto copiandola e incollandola qui. Non servono commenti... eppure, c'è un lieto fine, sperando che dietro non ci sia un maledetto trucco.

Ci provano davvero. Non che non lo sospettassimo. Del resto avevamo denunciato questo piano diabolico nei giorni scorsi. Ma l’ulteriore conferma arrivata da poche ore segna un nuovo vergognoso atto delle istituzioni, in questo caso la Regione Marche, a danno dei terremotati. Parliamo ancora dei fondi raccolti con gli Sms solidali, quelli donati attraverso il numero 45500. Alle Marche spettano 17,5 milioni di euro dei 31 milioni complessivi. E di questi ben 5,5 milioni andranno, ora è ufficiale, alla pista ciclabile che dall’Abbadia di Fiastra arriverà a Sarnano. Questa è la proposta, assurda e inconcepibile, che la Regione inoltrerà alla commissione dei garanti, istituita a livello nazionale per vigilare sul corretto utilizzo dei fondi. Fondi che, come detto, verranno spesi principalmente per la prima parte della pista ciclabile ad anello Civitanova-Sarnano: per la precisione 5 milioni e 450 mila euro.

Gli altri interventi proposti sono poi il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme (3 milioni), l’ammodernamento della Valdaso (5 milioni), la realizzazione di 7 elisuperfici attrezzate per il volo notturno ad Acquasanta Terme, Montegallo, Montemonaco, Comunanza, Visso, Montegiorgio e Fiastra (1 milione e mezzo). Poi l’adeguamento sismico e funzionale della scuola “Giuseppe Rizzi” di Montegallo (250mila euro), la nuova area per le attività economiche nello spazio dell’ex Park Hotel a Visso (2 milioni), la nuova scuola di Pieve Torina (250mila euro). Le proposte, nonostante l’opposizione di alcuni sindaci o loro delegati, sono passate a maggioranza.

E così, a meno di uno stop imposto dal comitato nazionale dei garanti, si proseguirà nel prendere in giro le popolazioni terremotate e la generosità degli italiani che tutto pensavano tranne di finanziare, in un momento in cui ancora si lavorava per estrarre le persone dalle macerie, un percorso per turisti amanti delle due ruote. Le tantissime persone che, nelle ore successive alle scosse del 24 agosto scorso, non si sono tirate indietro, ne siamo sicuri, avevano in mente altri obiettivi. Credevano, giustamente, che quanto da loro offerto andasse ad alleviare, almeno un po', le difficoltà di chi nel sisma aveva perso tutto. Perché se da un lato è vero che tutti i fondi raccolti con gli Sms solidali, non devono essere utilizzati in emergenza dall’altro la loro finalità è stata chiaramente spiegata e ribadita più volte: «queste somme servono a finanziare gli interventi di ricostruzione nei territori». Lo diciamo perché, mentre osservavamo da vicino lo sforzo degli eroici soccorritori e facevamo il nostro lavoro di fotografi, siamo stati noi stessi ad invitare amici e parenti a mandare questi messaggi. Lo abbiamo fatto credendo di essere utili. Di aiutare. Poi, come in un brutto film, è arrivata la Regione Marche. Ora provate voi a spiegarci, perché noi veramente non ce la facciamo, cosa abbia a che fare una pista ciclabile con il terremoto e la ricostruzione. Spiegatecelo bene, cercate di convincerci. Oppure fate la sola cosa sensata: vergognatevi!
#genzianproject

Dopo l'indignazione, è stata lanciata una petizione, sono stati fatti appelli e un bel pò di casino, oggi, forse, il lieto fine.

Quelli della Regione Marche e di tutta la banda della ciclabile si sono arresi. Arresi all’evidenza di aver messo in cantiere un gesto scandaloso. Così hanno fatto un passo indietro. Ammettendo da un lato il loro cattivo gusto, la loro scarsa sensibilità e dando, dall’altro, piena ragione alle proteste dei terremotati. In pratica ci hanno provato, ma questa volta gli è andata male. Risultato: niente più pista ciclabile con i fondi degli sms solidali, quei 5,5 milioni, parte delle donazioni degli italiani, saranno usati per le scuole e il recupero del municipio di Arquata del Tronto. Lo si legge in una nota ufficiale della Regione diffusa nel tardo pomeriggio. Così dopo le polemiche e lo scandalo scoppiati in merito alla destinazione dei fondi raccolti con gli sms solidali il governatore Luca Ceriscioli ha deciso di cambiare la destinazione del denaro. «Il gesto della donazione è una scelta preziosa e importante che la politica e le istituzioni hanno il dovere di preservare. Per questo la cabina di coordinamento per evitare ogni polemica o dubbio sull'utilizzo di questi fondi ha deciso di finanziare la ciclovia con le risorse strutturali europee. I 5 milioni - afferma il Governatore - verranno utilizzati per le scuole e il recupero del municipio di Arquata del Tronto come simbolo del ricordo, della ricostruzione e della rinascita dal terremoto». Un primo passo, insomma, è stato compiuto anche se la strada è ancora lunga. Un esempio? I 3 milioni per il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme, chiusa da oltre 20 anni. Trattasi quindi di progetto che non ha nulla a che fare con il terremoto, visto che era fuori uso da ben prima delle scosse, e che non si può certo definire un obiettivo primario. Ecco perchè ci aspettiamo una marcia indietro anche in questo caso. Il prima possibile. #genzianaproject

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