sabato 3 gennaio 2015

Niente di nuovo a gennaio

 Nel frattempo, lo schizofrenico annunciatore fonzarelli, se ne va in vacanza con tutta la famigliola... a spese nostre e con un volo di stato, salva, sempre a spese nostre, quel bancarottiere di suo padre e lo staff del pd, paga 50 euro per votarlo alle primarie...

Renzi promette una riforma al mese. Un cronoprogramma che sa più di libro dei sogni. Matteo Renzi soffre ancora di "annuncite" e non perde il vizio di lanciare promesse di Nico Di Giuseppe

Un cronoprogramma che sa più di libro dei sogni. Matteo Renzi soffre ancora di "annuncite" e non perde il vizio di lanciare promesse. Il nuovo anno è appena cominciato e il premier, in una lettera agli iscritti Pd, scrive il suo calendario. "Ci siamo dati una cadenza ordinata per le nuove iniziative di legge. A gennaio abbiamo provvedimenti su economia e finanza. A febbraio tocca alla scuola. A marzo il Green Act - sull’economia e l’ambiente in vista della grande conferenza di Parigi 2015. Aprile sarà il mese di cultura e Rai. A maggio tutti i riflettori sul cibo, agricoltura, turismo, made in Italy: arriva l’Expo. A giugno i provvedimenti sulle liberalizzazioni e prima dell’estate il punto sullo sport anche in vista della candidatura per le Olimpiadi del 2024". Il capo del governo poi continua: "Il campo dei diritti, dalla riforma del terzo settore alle unioni civili fino allo ius soli temperato, è il settore dei lavori parlamentari subito dopo le riforme costituzionali. Trovare un punto di equilibrio non sarà una passeggiata, ma è un nostro preciso impegno davanti agli elettori".

In merito all'elezione del nuovo presidente della Repubblica, Renzi scrive: "Sono certo che il Pd sarà decisivo nello scegliere insieme a tutti un arbitro equilibrato e saggio, il garante super partes delle istituzioni". Il capitolo della legge elettorale sarà chiuso "già dalle prossime settimane", assicura Renzi. Che aggiunge: "Tra di noi eravamo divisi tra chi voleva i collegi (modello Mattarellum) e chi le preferenze (come in Consiglio comunale). Avremo gli uni e gli altri. Per ogni collegio un candidato del partito, che girerà Comune per Comune, strada per strada, quartiere per quartiere e si farà vedere, riconoscibile, come il volto del Pd. E poi lo spazio, comunque, per le preferenze. Rottameremo le liste bloccate e insieme a loro rottameremo l'inciucismo perché la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto. E chi vince avrà la maggioranza per governare senza ricatti dei partitini".

Infine, il presidente del Consiglio non ha dubbi: "Tra tre anni, quando torneremo a votare, i cittadini ci diranno se abbiamo avuto ragione a provare la strada coraggiosa e impervia delle riforme a tutto campo con questa legislatura. Fino a quel momento chiedo a tutte le democratiche e i democratici - che ringrazio per il lavoro svolto con passione e determinazione - di non mollare di un solo centimetro e di continuare a darmi una mano. A darsi una mano... Questo Paese merita tutta la nostra fatica. Questo Paese merita tutta la nostra energia. Questo Paese merita tutto il nostro entusiasmo".

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