mercoledì 10 settembre 2014

La germania fa ciò che vuole... l'italia no.

Immigrati, Berlino non esclude i controlli al confine italo-tedesco. L'onda di clandestini che dall'Italia sta invadendo l'Ue preoccupa la Germania. Berlino frena ma non chiude all'ipotesi di controllare i confini: "Estrema ratio" di Sergio Rame

La Germania non esclude del tutto l'ipotesi di rivedere il trattato di Schengen ripristinando i controlli alla frontiera italo-tedesca per gestire l’immigrazione clandestina. La minaccia è stata lanciata nei giorni scorsi da Bild Horst Seehofer, governatore della Baviera a capo della Csu, partito gemello della Cdu della cancelliera Angela Merkel. Anziché lasciarla cadere nel vuoto, il governo tedesco ha spiegato che la misura sarebbe solo un'ultima ratio legata a strette condizioni. L'immigrazione di massa dal Nord Africa inizia a preoccupare seriamente i principali Paesi dell'Eurozona. Come indica il Washington Post, infatti, i clandestini e i rifugiati "vedono l’Italia come un passaggio verso l’Europa". Il recente viaggio di papa Francesco a Lampedusa e i continui richiami alla solidarietà dopo l'ultima di una serie di sempre più numerose tragedie del mare sono stati sicuramente intesi come una sorta di "invito" a prendere il largo e tentare la fortuna, anche a costo di lasciarci la pelle. L'operazione Mare nostrum ha, infine, dato l'ultimo, definitivo impulso: il pattugliamento della Marina italiana e l'assistenza a quanti vengono tratti in salvo stanno, infatti, incoraggiando sempre più i pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo. Il tutto al vertiginoso costo di oltre 12 milioni di euro al mese. Eppure, secondo gli operatori delle agenzie umanitarie, "se Mare Nostrum avesse fine, sarebbe una catastrofe umana".

Nel 2014 ben 51 milioni di persone hanno cercato, rischiando la vita, di sfuggire a guerre e conflitti religiosi, violenze e oppressione. L'Europa è particolarmente interessata dal problema: l'Italia si piazza al primo posti con gli oltre 120mila arrivi da gennaio, contro i 42mila del 2013. Spaventato da questi numeri il presidente della Baviera aveva proposto nei giorni scorsi che la Germania valutasse nuovamente l’ipotesi di controllare i confini, per stoppare i flussi migratori attraverso Italia e Austria. Seehofer rimprovera a Roma di non registrare i profughi e di indirizzarli verso il nord. Prima di parlare di strumenti del genere il governo tedesco vuole però aspettare le valutazioni dei ministri degli Interni europei sulla politica dei profughi. Berlino ha, inoltre, sottolineato che si tratta di contrastare il fenomeno della tratta dei clandestini, e collaborare meglio con gli stati di provenienza e di transito.

3 commenti:

Nessie ha detto...

La Germania, per quanto non mi sia sempatica, ha ragione e fa bene. E' L'Italietta cattosinistra che ha torto! E torto marcio. Inoltre sembra che ci sia già un traffico di tassisti italioti che accompagnano i clandestini alle porte della Germania per mille euro a testa. Un'altra illegalità nell'illegalità diffusa.

Eleonora ha detto...

Certo che la Germania fa bene a tutelarsi. D'altronde, non sono stati quegli idioti di parlamentari italici a cancellare il reato di clandestinità e a mettere su il carrozzone mangiasoldi che è mare nostrum? Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Il problema è che invece di piangere i parlamentari, piangiamo noi italiani.

Maria Luisa ha detto...

Se va avanti così ci faranno fare la fine della Scozia nel film Doomsday (orribile film di fantascienza guardato unna sera in cui non avevo proprio nulla da fare o leggere).Non abbiamo il Vallo di Adriano ma le Alpi possono sopperire