martedì 21 gennaio 2014

Via il reato di clandestinità, ringraziando Alfano...

Il governo Letta cancella il reato di clandestinità. Un emendamento del governo converte il reato in illecito amministrativo. Resta la valenza penale per i recidivi. Scaramucce tra Pd e Ncd, ma alla fine la norma passa con 182 sì di Sergio Rame

Il governo Letta cancella il reato di clandestinità. Con un blitz a Palazzo Madama il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri presenta un emendamento al ddl sulla depenalizzazione e sulla messa alla prova che converte l'immigrazione clandestina in illecito amministrativo. Emendamento che passa con 182 voti favorevoli, sedici voti contrari e sette astenuti. Alla fine il governo presenta un proprio testo per modificare le leggi che regolano l'immigrazione clandestina. "Da un lato il reato viene abrogato, dall’altro viene trasformato in illecito amministrativo", spiega Ferri in Aula. Gli immigrati che, per la prima volta, entra clandestinamente in Italia, non verrà sottoposto a procedimento penale, ma verrà espulso. Qualora dovesse rientrare, commetterebbe reato. "Nessun passo indietro - assicura il sottosegretario alla Giustizia - il governo ha semplicemente voluto specificare espressamente quanto già contenuto nella norma". Quando il governo ha provato a presentare una proposta di mediazione per tentare di ricucire le diverse posizioni di Partito democratico e Nuovo centrodestra, la seduta è stata subito sospesa per il permanere delle perplessità e consentire ai diversi capigruppo di fare il punto. "Puntiamo i piedi affinché resti la possibilità di espellere i clandestini anche nel caso in cui il reato venga cancellato", ha commentato il capogruppo del Ncd Maurizio Sacconi. "Non è facile - osservano i democrat - trovare la quadra anche da un punto di vista tecnico-formale". Nonostante le scaramucce tra alfaniani e piddini, la maggioranza approva la proposta di mediazione del governo che paassa con 182 voti favorevoli.

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