sabato 23 novembre 2013

Le palle d'acciaio e la legge di stabilità

Il presidente del consiglio: «dobbiamo avere i conti a posto». Letta: «La legge di stabilità sarà equilibrata». Il premier: «O i tedeschi si convincono che devono avere un atteggiamento di solidarietà, oppure non ne usciamo»

Sulla legge di stabilità «c’è una discussione in corso in Senato e poi ci sarà il passaggio alla Camera»; dunque «i conti si faranno alla fine, e alla fine si vedrà che è una legge di stabilità equilibrata» spiega il premier Enrico Letta, da Berlino, a chi gli chiede se sia vero che la manovra sarà più «pesante» del previsto. «Dobbiamo avere i conti a posto perché dobbiamo essere qui a dire queste cose, ma dobbiamo anche essere credibili che non le diciamo perché da noi è tutto un buco. Ecco perché i nostri conti devono essere a posto» ha detto ancora il premier.

STABILITA’ - «La stabilità politica è essenziale, se no gli impegni che si prendono non si riescono a mantenere» ha poi aggiunto Letta che poi precisa che quella dell’instabilità è anche una «fortissima» preoccupazione dei tedeschi.

GERMANIA - Per il presidente del Consiglio in ogni caso è dalla Germania che bisogna passare se si vuole far cambiare politica all’Europa. «Non so se li ho convinti ma ci provo, perché è da qui che passa tutto» ha aggiunto Letta rispondendo a chi, poco prima di lasciare Berlino, gli chiedeva se avesse convinto i tedeschi della necessità di avere meno rigore e più crescita. «O la Germania e i tedeschi si convincono che non sono soli in Europa e che devono avere un atteggiamento di solidarietà complessiva, in modo che tutta l’Europa cresca, oppure non ne usciamo» ha concluso Letta.

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