Emergenza bellica = emergenza sanitaria 2.0, o emergenza finanziaria 4.0 o 11 settembre reloaded per l'ennesima volta. Insomma, un pretesto che la UE mette in atto per far ricoprire di cambiali gli Stati membri, facendo la debita pressione sull'opinione pubblica affinché acconsenta ma i media mainstream servono a quello, e legare sempre più strettamente e sempre più a lungo quegli Stati straindebitati al suo dominio. L'Esercito europeo serve quanto servivano le benedizioni acquistate dalla Von der Leyen coi messaggini oscurati, e quanto servì lo spread nel 2011, e l'11/9 nel 2001... Do you remember o'spread? Do you remember Osamabbbinladénnn? "Binladén nun te scurdà a' casa e Ferlaino'" dissero i tifosi del Napoli in quel 2001 con un memorabile striscione appeso alle gradinate dello Stadio San Paolo. Bene, adesso siamo punto e accapo. Siamo nel 2001, con 24 anni in più sul groppone ma perculati allo stesso modo con il ricatto, la schiavitù e la minaccia del debito. E anche questa volta saremo lì, con la faccia come il di dietro, a firmare 25 kg di cambiali scadenza tre mesi con comode dilazioni se però ci intesti la casa, la macchina, ci consenti "l'uso di tua moglie" (cit. Gianni Agus nell'episodio "Il Veggente" di "Culo e Camicia" con Pozzetto & Montesano, 1980) e balli pure il charleston a richiesta per far divertire i signori cravattari. Ma annoi checcefrega, tanto teniamo a felpa e' Zelensky e il 15 marzo manifestiamo con tutto il circo barnum per chiedere ancora "più Europa", cioè più debiti, più interessi da pagare e più emergenze che fanno fare tanti soldi ai soliti noti e tanto odiens ai nostri talk show preferiti... In attesa, e la aspetto con ansia non sto scherzando, della già annunciata e in fase di ingresso dietro le quinte (sta al trucco ma ha quasi finito) emergenza alimentare.
Paolo Borgognone
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