Premetto che io ero al ristorante per la cena e quindi, non ho ascoltato il discorso del “presidente”, o meglio, sono anni che non ascolto tale discorso perché ormai retorico e completamente vuoto ma c’è chi masochisticamente, lo fa per me. Ecco il sunto:
Breve riflessione sul discorso del presidente Mattarella
I temi toccati dal Presidente Mattarella sono tanti: pace e guerra, libertà di stampa, diseguaglianze Nord/Sud, femminicidi, cambiamenti climatici, emigrazioni, disagio giovanile, sovraffollamento delle carceri, ottantesimo “Liberazione”. Con un conclusivo: «Siamo chiamati a consolidare e sviluppare le ragioni poste dalla Costituzione alla base della comunità nazionale».
Non è mia intenzione entrare nel merito dei (tanti) punti toccati dal Presidente, mi limito qui a mettere in evidenza lo “spirito” che ispira il discorso di fine anno. Una certa genericità è comprensibile, non si può chiedere un’analisi dettagliata dei tanti temi in un saluto di fine anno alla nazione. Ma ciò che colpisce è la postura (come dicono quelli colti), del tutto schiacciata al pensiero dominante del nostro Occidente che si esprime attraverso le sue principali figure istituzionali (UE-NATO).
Un discorso, quindi, privo, nella sostanza, del requisito della sovranità. Non lasci ingannare l’appello finale alla Costituzione, quando ormai questa non è assolutamente più fonte primaria della nostra nazione essendo essa in subordine dell’Unione Europea e dei suoi trattati. Ce lo spiegano da anni che i vincoli europei richiedono una cessione continua di sovranità nazionale. Cessione consumata all’insegna del trionfo dei mercati (con il suo anti-sociale iper liberismo) e delle guerrafondaie logiche suprematiste atlantiste.
- Come si può parlare di Gaza senza accennare alla criminale partecipazione del nostro Occidente al genocidio perpetrato ai danni del popolo palestinese?
- Come si può parlare di libertà di stampa quando questa viene continuamente negata ai nostri giornalisti indipendenti e si accetta come normale l’arresto di un cittadino iraniano sul nostro territorio su ordine dell’FBI.
- Come si può parlare di pace se continuiamo a mandare armi e denaro all’Ucraina su ordine americano per una guerra (assolutamente non nostra) che la potenza stellata ha giocato per procura ucraina (in scherno alla vita della popolazione ucraina) innanzitutto contro i popoli europei?
Non menziono gli altri punti, trattati tutti con la (fintamente) innocente banalità del politicamente corretto (patriottismo degli immigrati, cambiamenti climatici…) Non si poteva sperare in un ruggito da leone del nostro ossequioso Presidente, il quale mandato è stato rinnovato, nonostante la Costituzione, tre anni fa.
Buon anno a tutti!
1° gennaio 2025 ore 12.23
Antonio Catalano
0 commenti:
Posta un commento