sabato 21 ottobre 2017

Ecatombe

Martedì, fonzarelli è arrivato nel distretto calzaturiero col suo treno carico di supercazzole. Ha incontrato, blindato (hanno sequestrato persino uno striscione con scritto "non vi lasceremo soli"), il patron di una grande ditta (azienda che lavora per Gucci calzature), una delegazione di sodali PD e un paio di industriali per parlare di difesa del made in italy e rilanciare il suo industria 4.0. I lacchè, continuano a chiamarlo "presidente"... non si sa di che, ma così lo hanno chiamato dal suo arrivo finchè non se n'è andato. Il problema, non è solo la delocalizzazione, il problema è il lavoro che ormai non c'è più e noi che viviamo col distretto calzaturiero, scendiamo ogni giorno di più nel girone dell'inferno. Intanto, a pochi chilometri dall'azienda che ospitava fonzarelli, succedeva questo (ed è la seconda grande azienda che chiude nel giro di pochi mesi, altre aziende più piccole, stanno licenziando dai 20 ai 60 operai): 

Montecosaro, crisi Alma: ora è ufficiale. Annunciata la mobilità per 40 lavoratori

Alla storica azienda di Montecosaro, stretta nella morsa della crisi, non sono stati sufficienti fusione tra Manas ed Alfiere, la prima tornata di licenziamenti di fine 2015 e l'applicazione del contratto di solidarietà dello scorso aprile per rimettere i conti in ordine e nella giornata di giovedì 19 ottobre sono comparse nelle bacheche aziendali le copie della dichiarazione di avvio di procedura di mobilità. L'azienda di via Tangenziale occupa attualmente 92 dipendenti, divisi in 40 impiegati, 46 operai e 6 intermedi e la procedura di licenziamento collettivo riguarda 27 operai, 12 impiegati e 1 intermedio.

Anche se la notizia era nell'aria già da parecchio tempo, vederlo scritto nero su bianco ha gettato nello sconforto quanti si sono riconosciuti tra i profili professionali in eccedenza (al momento non figurano i nomi) che a meno di un salvataggio in extremis per qualcuno, andranno inesorabilmente ad ingrossare le fila dei disoccupati, già numerose, mettendo in difficoltà molti nuclei familiari della zona.

2 commenti:

Nessie ha detto...

Ho letto che nell'Abruzzo-Molise le banchine erano deserte e non c'era nessuno ad accoglierlo. Bisognava rovesciargli addosso una carrettata di verdure avvizzite.

Eleonora ha detto...

A termini, ad esempio, è stato insultato e deriso ma non lo sa nessuno.