Ci ricordiamo tutti di quando Draghi è stato nominato presidente della Bce (2011). “Mario, salva l’euro!”, come se fosse una cosa buona, e poi l’infame ci ha rotto il culo, mantenendo in vita, sulla nostra pelle, la moneta-mostro. Giornali e televisioni hanno starnazzato menzogne in quella occasione, quanto in quella dell’arrivo di Monti salvatore (sempre 2011), che ha preso a calci lavoratori, pensionati e ha distrutto il mercato interno. Così fanno oggi, i pennivendoli mercenari attaccati alla mammella dei potentati finanziari. Agitano senza ritegno il cadavere dell’eurofanatica-laburista Cox, come se fosse una martire, un’eroina, uccisa dai cattivi anti-Ue assetati di sangue… Ve li vedete l’ex sindaco conservatore di Londra Boris Johnson e l’ex conservatore Nigel Farage a fomentare stragi, omicidi, pulizie di quelli (sicuramente imbecilli oppure in mala fede) che vorrebbero “Remain”, predicando alle folle come novelli Hitler?
Quanto alle presidenziali austriache, sembrerebbe che si tornerà alle urne, ma non perché ci siano stati brogli – scrivono i giornalistucoli italiani servi del sistema, vedi Il Piccolo di Trieste – solo per irregolarità nel voto per posta! Se così sarà, state pur certi che nella campagna elettorale bis accadrà qualcosa di spiacevole a Norbert Hofer o, comunque, al (moderatissimo ex liberale!) partito della libertà austriaco. E pensare che quel rotolo di carta igienica radical chic che è Il Manifesto ha giubilato, a fine maggio, in quanto l’Austria è stata “salvata” dal voto per posta. Riconoscere gli squallidi servi e collaborazionisti delle euronazicrazie non è poi così difficile …
La cosa più inquietante, però, è che i Signori dell’unione europide e delle City finanziarie hanno sacrificato una loro servetta – Jo Cox, deputata laburista pro-Ue – condannandola a morte, per incolpare e sputtanare i britannici sani, senzienti, schierati con il “Leave” al referendum. Uccisa, costei, in circostanze poco chiare da uno squilibrato facile da manovrare, oppure da qualche tiratore esperto, professionale (MI6 “deviato”?), che ha approfittato dell’aggressione?
La Cox è stata “sacrificata” (a sua insaputa!) per ribaltare il risultato del referendum di giovedì prossimo, 23 giugno, dato che l’aria era ormai quella della vittoria del “Leave”. L’eurofanatica è stata immolata sull’altare del grande capitale finanziario che governa spietatamente l’occidente. Non importa che fosse dalla parte dei Padroni delle City, da brava sinistroide-“laburista”, perché il servo può essere più utile al padrone da morto che da vivo. E’ la sola e unica martire, prima del voto referendario, oppure seguirà qualcos’altro?
Sono casi drammatici come questi che ci fanno comprendere cosa si nasconde dietro la tanto osannata democrazia liberale e addirittura dietro le consultazioni referendarie, che dovrebbero essere un momento topico di democrazia diretta.
Come andrà a finire in Gran Bretagna possiamo solo presumerlo, ma sarà molto difficile che trionfi il “Leave” dei simpatici, innocui Johnson e Farage, visto che si arriva all’omicidio per indirizzare il voto dei britannici nel senso voluto, cioè verso un catastrofico “Remain”.
Chiediamoci allora quale sarà l’esito del referendum costituzionale italiano d’autunno… pardon! Il referendum su Renzi, data la personalizzazione in atto a cura dello stesso imbroglione fiorentino. Qui non serve neppure uccidere qualche esponente renziano di secondo piano, per suscitare sdegno, seminare il panico e far vincere il Sì. Nelle condizioni in cui sono ridotti gli italiani, sarà sufficiente qualche broglio incruento (non servono killer, servizi deviati e pistole), certi che probabilmente non vi saranno neppure i ricorsi… e se ci saranno, potranno agevolmente essere respinti.
Questa è la vera sostanza della democrazia oggi, in Gran Bretagna, in Austria, in Italia e in occidente, e sarebbe bene trarre qualche conclusione, dalla lezione che la realtà ci impartisce.
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