domenica 23 luglio 2023

Landini e lo sciopero generale

Accendo Radiotre e ascolto la rassegna stampa. Vengo a sapere che Maurizio Landini vuole proclamare in ottobre lo sciopero generale e mi pare di sognare. È forse quello stesso Landini che qualche giorno fa ha firmato un contratto della scuola che prevede venti euro di aumento a regime ( ma in compenso impone agli istituti di predisporre dei cessi appositi per chi non si ritiene né maschio né femmina)? O quello che, per usare un eufemismo, non ha mosso un dito quando centinaia di migliaia di italiani venivano cacciati dall'impiego e subivano prepotenze di tutti i tipi a causa del green pass? O quello che si è girato dall'altra parte mentre i salari  dei lavoratori si degradavano progressivamente? Se è proprio quel Landini, mi domando, di grazia, cosa mai abbia da rimproverare a Giorgia Meloni. Forse di essere in perfetta continuità col precedente governo Draghi, di cui riprende le politiche belliciste e antipopolari? Certamente no, visto che del governo Draghi Landini e la CGIL sono stati tra i più zelanti sostenitori. 


Ah.. ecco.., ora ho trovato. La questione dei cessi nelle scuole è il vero motivo del contendere. Se Landini fosse ministro del lavoro i "bagni neutri" dovrebbero essere garantiti a prescindere e non solo su richiesta. Questa è l'unica ragione plausibile per cui il più grande sindacato italiano proclamerà lo sciopero generale. Per quanto mi riguarda,  dico solo questo. In passato ho ripetutamente aderito agli appelli allo sciopero generale della CGIL. Si trattava, quasi sempre, di difendere il diritto alla pensione ad un'età ragionevole . Poi, improvvisamente, Monti alzò l'età pensionabile a 67 anni col beneplacito del sindacato. Ciò che provocava indignazione, quando a farlo era un governo ostile, diventava cosa buona e giusta se a farlo era un governo amico. Quanto ai lavoratori, andassero pure a farsi fottere. Queste lezioni non si dimenticano. Si può ingannare il prossimo molte volte, non sempre. In autunno, dunque, non sciopererò. Non sciopererò perché, sebbene detesti il governo attuale come quello che lo ha preceduto,  mi sono stancato di farmi prendere per il culo. Non sciopererò per i cessi neutri. Non sciopererò per l'identità alias. Non sciopererò  perché lo sciopero, in questa situazione,non serve ai lavoratori , ma ai sindacalisti. Non sciopererò perché non intendo portare acqua al mulino di persone che, non appena se ne presenta l'occasione, non esitano a pugnalarti alle spalle. Non sciopererò perché non ho alcuna fiducia in Maurizio Landini.


Silvio dalla Torre 

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