sabato 6 febbraio 2021

Le realtà

Le auto elettriche, l'islam, l'immigrazione e il coronavirus sono la stessa cosa. Mi rendo conto che per alcuni questa affermazione debba essere spiegata, pertanto procedo.


Auto elettriche: produrre un'auto elettrica comporta l'estrazione, la lavorazione e lo smaltimento di particolari materiali con gravissime ripercussioni negative sull'ambiente. Inoltre, per ricaricare le batterie occorre produrre molta più energia elettrica, ovvero inquinare. Ma “l'auto elettrica è ecologica perché a zero emissioni (e se non ce l'hai è solo perché sei un poveraccio squattrinato)”.


Islam: quattordici secoli di storia e quanto accade da anni in qualsiasi paese del mondo dove sia presente una minoranza islamica sufficientemente forte dimostrano che si tratta di un'ideologia totalitaria e sanguinaria, incompatibile con qualsiasi concezione di libertà e incapace di convivere persino con se stessa. Ma “è una religione di pace (e chi non ci crede è islamofobo)”.


Immigrazione: un decennio di immigrazione selvaggia, se da un lato ha arricchito mafie, scafisti e cooperative cattocomuniste, dall'altro ha importato masse di schiavi da sfruttare nel migliore dei casi o criminali efferati nel peggiore. In ogni caso, degrado, tensioni, insicurezza e depressione dei salari sono ovunque il prodotto finale del processo. Ma “gli immigrati sono una risorsa (e chi non li vuole è razzista)”.


Coronavirus: le mascherine sono scientificamente meno utili del santino nel portafogli e i lockdown sono dimostratamente inutili quanto disastrosi. Le prime perché non riducono affatto i contagi (probabilmente sono anche pericolose per la salute), i secondi perché oltre a prolungare i tempi dell'epidemia determinano effetti devastanti per l'economia e il benessere psicologico-sociale degli individui. Le une e gli altri, poi, costituiscono una delirante compressione dei più elementari diritti umani. Ma “dobbiamo accettare la nuova normalità”.


Come si vede, per ciascuno dei quattro temi elencati l'esperienza individuale e il confronto con l'esperienza altrui dimostra inoppugnabilmente che l'approccio adottato è illogico, sbagliato, esiziale per la società e l'economia, nonché frutto di idiozia, ideologie malate e biechi interessi. Tuttavia, per conformismo o paura di ritorsioni, quasi tutti si sentono in dovere di professare pubblicamente il dogma ufficiale. Ergo, auto elettriche, islam, immigrazione e coronavirus sono la stessa cosa. O, più precisamente, sono espressioni del medesimo paradigma. 


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere  trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati  eversivi e golpisti.)


Dalla bacheca di Piergiorgio Molinari 

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