Di Giuseppe Masala
domenica 5 gennaio 2020
Marco Travaglio e Matteo Salvini
Marco Travaglio dopo aver fatto le fortune di Silvio Berlusconi è impegnato a fare quelle di Salvini. Emblematico davvero l'articolo di oggi intitolato l'Autorequisitoria, dove in relazione all'accusa di sequestro di persona (131 persone) della Nave Gregoretti considera la memoria difensiva di Salvini un atto di autoaccusa. Secondo il nostro giureconsulto dei pendagli da forca infatti la produzione delle email dove si dimostra che il Presidente del Consiglio Conte e altri ministri erano perfettamente informati della decisione di tenere a bordo della nave i 131 migranti si tratta non di una prova difensiva ma di un atto d'accusa a se stesso e al massimo di una chiamata in correità nei confronti del PdC e degli altri ministri interessati. Come se il PdC e i ministri fossero una congrega dedita alla delinquenza e non i legittimi detentori del Potere Esecutivo con precisi obblighi quali quello della difesa dei confini.
Molto probabilmente Salvini subirà l'autorizzazione a procedere perchè, è chiaro, le forze di maggioranza hanno tutto l'interesse affinchè sia invischiato nelle sabbie mobili di un processo pericolosissimo che potrebbe vederlo condannato ad anni e anni di prigione. Magari poi vi è anche la malcelata speranza che a questo processo ne seguano altri per i più svariati motivi. Ciò non toglie che l'elettorato capisca benissimo che processare un ex Ministro degli Interni per non aver fatto entrare nel territorio nazionale dei soggetti dei quali non si conosce né identità né reale paese di provenienza è semplicemente folle. A maggior ragione questo, se il suddetto accusato produce la corrispondenza che attesta inoppugnabilmente che si muoveva in maniera coordinata con il capo del Governo.
Magari questo processo farà felici le truppe sardinate e altre schegge della sinistra rosé che sfortunatamente per loro sono però una esigua minoranza spesso proveniente da strati sociali privilegiati. La gente comune capisce benissimo che siamo alla malafede che sfocia nella pura follia.
Ma questo a Travaglio non importa, dopo essere stato di fatto il maggior alleato di Berlusconi vuole essere il maggior alleato di Salvini contribuendo a trasformarlo in un martire.
Di Giuseppe Masala
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