domenica 28 ottobre 2018
Desiree’, Salvini e il pd
Salvini e la lenta agonia della sinistra di Andrea Scanzi
E' davvero affascinante la capacità che ha la sinistra di suicidarsi senza sosta. Così affascinante che, eccezionalmente, voglio scriverci sopra un post inedito. (Chi mi legge sa che uso e userò sempre meno i social: non ho tempo e mi piacciono sempre meno. Pubblicherò sempre i miei interventi video e i miei appuntamenti teatrali/letterari, e ogni tanto gli articoli usciti sul cartaceo del Fatto. Continuerò a leggere personalmente i vostri commenti (grazie!). Ma i post inediti, sempre meno. E solo qui, non sul blog del Fatto, perché la moderazione la faccio io e non voglio fratture prepuziali. Niente critiche, neanche garbate. Qua faccio quel che mi pare e voglio solo divertirmi: di problemi è già piena la vita reale. Dunque tolleranza zero. Gli analfabeti funzionali, tipo quelli che dopo un post simile mi daranno del "salviniano", in quanto cerebralmente fallaci non hanno diritto d’asilo. E i prosciugatori di uallera, se proprio han bisogno di sproloquiare, possono andare nella pagina di andrearomano. Daje) Dicevamo: il lento suicidio della sinistra. Essa si adopera ogni giorno per accrescere il successo di Salvini senza neanche accorgersene. Per ogni tweet di un campione del renzismo, o magari della sinistra-radicale-che-tutto-sa, la Lega guadagna ulteriore consenso. Invece di attaccarlo per falle evidenti, dalla classe dirigente che rischia di imbarcare ogni residuato forzitaliota a certi ameno conflitti di interesse tipo la nomina di Gualandris voluta da Giorgetti, la menano ogni giorno con la "xenofobia" (ohibò) e il "paese razzista" (eia eia alalà). Il loro stratega dev'essere Gigi Il Merda. L'ultimo capolavoro di tafazzismo-de-sinistra è l'attacco a Salvini perché è andato a San Lorenzo. Internazionale ha parlato di "speculazione" (vamos) e Repubblica di "danza macabra" (urca). E le firme pensose di questa fava non hanno mancato di ricordarci una volta di più che son tempi barbari, che il paese è razzista e che anche il tè al bergamotto delle 17 non è più caldo come una volta. Son problemi grossi. Nello specifico. - Salvini ha fatto benissimo ad andare a San Lorenzo. In primo luogo, mentre il Pd si faceva le seghe votando Renzi e quell'altra, Salvini visitava ogni giorno e per anni il paese reale, rafforzando quel concetto di "appartenenza" che ha portato la Lega al trionfo e il Pd ai Parioli.
Se vuoi far politica devi vivere nel paese reale. Altrimenti puoi sempre berti un ginger ale con la Murgia e Calabresi; poi però non stupirti se alle elezioni voteranno tutti tranne te. - Salvini punta da anni su sicurezza e clandestini. A San Lorenzo, che non è il Bronx ma è Roma centro, una 16enne è stata barbaramente torturata e ammazzata (pare) da quattro clandestini. Ora: se non ci fosse andato, politicamente sarebbe stato oltremodo deficiente. E tutto Salvini è, fuorché deficiente. - La "sinistra" risponde al problema dei clandestini con le consuete articolesse lesse che esortano alla tolleranza e alla fratellanza. Bravi, bene, bis. Siete buoni solo voi, siete bravi solo voi. Ma il problema rimane, e se a fronte di un paese pieno di buchi neri opponete una sorta di "buonismo tout court", continuerete a non capire nulla e a regalare voti alla destra. Complimenti, fenomeni. - Salvini ci farà campagna elettorale sopra? Sì. Salvini dà molta importanza a questi reati mentre non parla con analogo trasporto di reati analoghi compiuti da italiani? Sì. E' anche per questo che mai l'ho votato e mai lo voterò. Ed è anche per questo che, quando ho voglia di sentirmi umano, leggo e ascolto Liliana Segre (Genny Migliore no di sicuro). - Ci sono reati che fanno vacillare la mia repulsione per la pena di morte. I reati abietti sulle donne sono uno di questi. E non me ne frega nulla che i colpevoli siano clandestini. Quanto accaduto a Desirée mi ha suscitato lo stesso sgomento che mi suscita ripensare al massacro del Circeo del '75, compiuto da tre italianissime nonché arianissime merde fasciste che purtroppo non sono morte subito tra mille stenti, ma in taluni casi sono ancora vive e hanno pure reiterato reati analoghi. Diciamo che, se penso alle carogne che hanno torturato e ammazzato Desirè, penso che il giorno in cui moriranno sarà sempre troppo tardi.
Sono per questo qualunquista e giustizialista? Sai cosa me ne frega. Chi commette reati simili, per me non merita niente. Se non punizioni esemplari. Chiudeteli in una cella e buttate via la chiave. - Capisco che Salvini sia ritenuto dai detrattori-de-sinistra un mix tra Goebbels, Mengele e Jabba The Hutt. Ognuno fa quel che vuole, e mi fa ridere che a ragionare così sia spesso la stessa gente che ha votato (e magari rivoterebbe) renzi, 8 miliardi di volte peggiore di Salvini. Io però continuo a pensare che, forse, Salvini oltre a essere un populista e sovranista è pure un essere umano. E magari, come me e come voi, di fronte a quella morte si è commosso. E c'è andato pure per quello. Se poi vogliamo pensare che l'empatia e la commozione appartengano solo a Mimmo Lucano e Bob Saviano, possiamo farlo. Ci farà sentire migliori. Ma servirà solo a continuare a vivere nelle nostre (vostre) torri d'avorio. E a regalare il paese una volta per tutte alle destre. - Così, a margine: Salvini è Ministro dell'Interno e anche per questo DOVEVA andare a San Lorenzo. Da cittadino avrei trovato schifoso se non ci fosse andato. Il problema non è che ci sia andato: il problema sarà se, dopo quella visita, non farà nulla. L'Italia è piena di "luoghi sospesi" dove lo Stato non c'è. A Roma, a Milano, a Torino, a Mestre, a Napoli. Persino nella mia Arezzo, con un quartiere (Saione) dove è diventato normale avere paura a ogni ora del giorno. Ecco: è qui che Salvini deve dimostrarmi di non essere solo chiacchiere e distintivo. Straparlare di "ruspe" non serve a una mazza: io voglio risultati, voglio sicurezza, voglio uno Stato che mi protegga. Chiedo troppo? (Sì).
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A grandi linee sono d'accordo con Scanzi. Però, Lucano e Saviano non sono empatici e commuoventi. No, non lo sono affatto.
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