giovedì 24 maggio 2018
M5s, Lega e Pd
Non mi piace del tutto la realtà dei 5stelle al governo con la Lega. Non mi piace "la politica" dei 5stelle per motivi che non sto a spiegare. Ma, preferisco di gran lunga il fatto che il Pd sia in declino e, prima ancora che non ci sia un altro governo Pd o un nuovo governo tecnico. A leggere i post su fb degli esponenti Pd, viene fuori tutta la loro rabbia per non essere stati votati. Il post sottostante, è di tal Matteo Orfini che, orfano, porello, delle partite alla playstation con Fonzarelli, sbotta ed inizia a delirare. Cazzo, ridategli la play col nuovo cd di gods of war.
"Alcune cose sono oggi più chiare. Sta per nascere un governo di estrema destra, composto da forze politiche di estrema destra, con un programma di estrema destra. Con una cultura politica di estrema destra, come dimostrano le fascisteggianti minacce al Quirinale di Alessandro Di Battista. Un governo di estrema destra che nasce grazie ai voti di Berlusconi, perché i parlamentari della Lega che voteranno la fiducia sono stati eletti nei collegi uninominali anche con i voti di Forza Italia. E grazie al via libera di Berlusconi, senza il quale Salvini non si sarebbe seduto al tavolo con Di Maio. Nasce un governo che ha una idea della democrazia diversa da quella che sta scritta nella nostra Costituzione. A proposito, quelli che hanno spiegato per mesi che superare il bicameralismo paritario fosse eversivo cosa pensano oggi del tentativo di introdurre il vincolo di mandato e superare i principi della democrazia rappresentativa? Nasce un governo che taglierà servizi e stato sociale per finanziare misure come la flat tax, che arricchiranno chi ricco già è. Oggi forse apparirà chiaro a tutti quanto sia stato saggio rimanere lontani da ogni ipotesi di accordo con questa roba. L'idea che per evitare la saldatura tra due destre dovessimo mettere i nostri voti a loro disposizione avrebbe prodotto un unico risultato: la scomparsa dell'unica forza che può opporsi a tutto questo. La fine di ogni prospettiva di ricostruzione di un'alternativa. Fare opposizione, in parlamento e nel paese. È questo il nostro ruolo. E questo faremo".
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