domenica 6 maggio 2018

In ricordo di Pamela

Ricordando che noi comuni mortali, Pamela la ricordiamo e la ricorderemo sempre mentre, le femministe e le istituzioni (che condannano l'uomo bianco e mai l'uomo nero) tacciono su certi efferati delitti o, nel caso del sindaco di Macerata, Carancini (che ha dato il via all'immigrazione selvaggia gestita da onlus alquanto oscure)  ha prima minimizzato e poi s'è presentato al funerale per dovere istituzionale... hanno già dimenticato. Noi no, noi che siamo persone normali, ricorderemo Pamela e siamo vicini alla sua famiglia così come lo è stato Luca Traini che dal carcere ha inviato una corona di fiori. 

Gramellini bacchetta la sinistra in tv: persino Traini ha mandato fiori per Pamela, e voi?

Alessandra Verni e con lei il fratello Marco Valerio, che è anche il legale della famiglia di Pamela Mastropietro, hanno accettato i fiori bianchi di Luca Traini, il pistolero di Macerata che proprio per vendicare la ragazza sparò ai neri in centro seminando panico e terrore in città. Traini non ha dimenticato Pamela e nel giorno dei funerali, dopo oltre 90 giorni dall’atroce delitto, ha fatto arrivare il suo omaggio a Pamela. Imbarazzo? Per niente. La famiglia non ha voglia di polemiche. La mamma Alessandra finalmente avrà un luogo dove recitare una preghiera per la sua povera figlia massacrata, un omicidio dove le negligenze delle istituzioni (l’assassino Oseghale si trovava illegalmente su territorio italiano) sono apparse evidenti. Per questo, ha spiegato ancora lo zio, accettiamo i fiori e le strette di mano di tutti. Anche quelle dei rappresentanti della comunità nigeriana a Roma, presenti ai funerali.  I fiori di Traini? «Ci hanno fatto piacere — dicono i parenti —, è stato un omaggio apprezzato, di vicinanza. Anche perché se avessimo rifiutato la sua corona, allora non avremmo dovuto nemmeno stringere la mano a tutti quei politici che non hanno fatto nulla per evitare la morte di Pamela». I politici presenti ai funerali non erano numerosi: c’erano  Virginia Raggi, e poi Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, Maurizio Gasparri e ancora il neodeputato leghista Tullio Patassini (eletto a Macerata). La sinistra ha lasciato sedie vuote a quei funerali che per quella parte politica rappresentano un evento imbarazzante, da rimuovere. Un evento cui forse nessuno di quella parte si è presentato per evitare fischi e contestazioni. Lo ha rimarcato su Raitre ieri sera, nella rubrica “Le parole della settimana”,  Massimo Gramellini, giornalista non certo ascrivibile alla destra, osservando a proposito dell’omaggio floreale arrivato da Luca Traini, che ancora una volta il centrosinistra non è stato in grado di capire da dove viene il disagio, di comprendere a chi era necessario dare risposte. “Quando non consideri la presenza ai funerali una forma di solidarietà ovvia nei confronti di chi ha perso una figlia in modo tanto brutale – ha detto Gramellini – allora non sei né di destra né di sinistra. Sei semplicemente un posto vuoto in chiesa che qualcun altro occuperà”. Come dire: persino Traini ha fatto meglio di voi…

1 commenti:

Nessie ha detto...

Grazie mille per il link. E grazie per aver ricordato Pamela. Volevo avvertirti che dei troll (probabili "risorse", da come scrivono) sono in giro con commenti volgari e razzisti contro i bianchi. Eccone uno: "Pamela di cazzo fanculo razzista". Se insistono domani vado alla Polizia Postale e li denuncio per apologia di reato.