lunedì 13 febbraio 2023

Berlusconi ha ragione

Ripeto: in questo Paese siamo maestri nella sacra arte di non discutere mai del focus di una questione. La polemica sulle parole pronunciate da Silvio Berlusconi è del tutto decentrata rispetto a ciò che, volutamente, stampa, media e la stessa politica fingono di non sia reale. Le accuse rivolte a Zelensky non sono quelle di una voce isolata nel deserto, di un anziano che ha smarrito una rotella, ma corrispondono al pensiero della maggioranza degli italiani, certificata non solo da ogni singolo sondaggio pubblicato da un anno a questa parte ma, paradossalmente, dalla stessa Giorgia Meloni la quale, nell'indifferenza dell'opinione pubblica ormai anestetizzata a qualsiasi forma di dolore, ha esplicitamente detto che la stessa opinione pubblica non è d'accordo con le scelte del Governo ma che lo stesso Governo ha deciso di non ascoltare l'opinione pubblica, tradendo difatti l'essenza stessa dell'idea di democrazia, poiché aiutare l'Ucraina è "giusto". Che sia giusto o meno e, soprattutto, che la modalità sia giusta o meno, siamo davanti alla maggioranza del Paese che dice A, mentre il Governo decide di fare B, dovendo ottemperare al giuramento di fedeltà verso il suo padrone. Insomma, disquisire sulle frasi pronunciate da Berlusconi equivale a preoccuparsi della porta che cigola, mentre l'intera casa va a fuoco Ed è indubbio che ci siamo talmente abituati a vivere avvolti nelle fiamme che domani, io giorno dopo e il giorno dopo ancora, avremo ancora tanto da dire su quel cigolio.


Giovy Novaro

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