giovedì 16 giugno 2022

Il treno per Kiev

 I tre pagliacci (Draghi, Macron e Scholz) che si sono fatti riprendere nel treno diretto verso Kiev (ma sarà proprio un treno e andrà veramente a Kiev?) danno la perfetta misura di cosa sia il declino di una civiltà. Se il contesto non fosse tragico - con una guerra da cento morti al giorno, uno schock energetico incombente , una crisi alimentare alle porte, eccetera eccetera - verrebbe da riderci sopra. Purtroppo il contesto è tragico e l'attivismo ferroviario dei tre moschettieri europeisti induce solo alla rabbia. Se i tre soggetti sopra menzionati avessero fatto realmente quello che fingono di fare, vale a dire gli interessi dei loro popoli, non ci sarebbe stata nessuna guerra in Ucraina. 


Era  interesse dei popoli italiano, francese e tedesco avere buoni rapporti con la Russia, era loro interesse che l'Ucraina non entrasse  nella NATO nè chiedesse di entrarvi, era loro interesse che l'Ucraina facesse da ponte e non da muro  tra l' Est e l'Ovest. Siccome, però, la corrotta classe politica europea  è stata innalzata al ruolo che ricopre solo in ragione della sua fedeltà alla losca oligarchia globalista, Draghi, Macron e Scholz se ne sono fregati dei loro popoli, hanno chiuso gli occhi quando  bisognava tenerli aperti e a volte hanno addirittura gettato benzina sul fuoco. Per quanto mi riguarda, un solo augurio posso fare a quel treno. Che deragli alla prima curva.


Silvio dalla Torre 

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