domenica 2 giugno 2013

Immigrazione e cittadinanza


"Per la mia storia personale posso comprendere i vostri turbamenti: la fatica di far valere un’identità complessa, la difficoltà di stare in bilico tra più mondi, di fronteggiare una burocrazia non sempre amichevole, intuisco la rabbia che a volte vi prende per non essere considerati italiani, pur sentendovi tali". Il ministro per l'Integrazione, Cecile KyengeIl ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge parla ai 51 bambini stranieri che ieri sono diventati cittadini onorari di Perugia, grazie a una iniziativa voluta dall’amministrazione comunale. "Occorre uno sfondo comune di valori e principi inderogabili, che sono poi quelli custoditi nella nostra Costituzione", ha detto il ministro invitando gli immigrati a leggere e ad apprezzare la Costituzione italiana. E ancora: "Apprendete la storia di questa magnifica terra affinché essa possa diventare più vostra". Da qui l'appello ai più giovani a impegnarsi nello studio e nel lavoro per "aiutare l’Italia a essere ancora più bella". Anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato un messaggio sottolineando i valori della democrazia e della Costituzione alla vigilia della festa della Repubblica. I due messaggi sono stati letti dal sindaco Wladimiro Boccali durante la cerimonia che si è svolta nella Sala dei Notari, dove sono state consegnate le pergamene con la cittadinanza onoraria ai 51 bambini nati a Perugia da genitori stranieri, in rappresentanza delle diverse comunità che la città ospita. Era questo il senso della campagna di Unicef e Anci Io come tu alla quale l’amministrazione comunale perugina aveva aderito. Una manifestazione multietnica, aperta dall’Inno nazionale, con lo sventolio di bandierine con il tricolore e con il Grifo. Boccali ha ricordato che alla campagna dell’Unicef hanno aderito molti Comuni italiani, piccoli e grandi: "Non poteva mancare Perugia che è una città con una forte vocazione internazionale ed è tradizionalmente attenta al tema dei diritti". "La cittadinanza onoraria ha ovviamente un valore puramente simbolico, e serve anche a sottolineare che per quanto riguarda il diritto di cittadinanza, quella effettiva, molte cose devono cambiare - ha concluso - non occorrono demagogia né, tanto meno, litigiosi dibattiti salottieri; occorre che il Parlamento italiano discuta su nuove norme e che lo stesso faccia l’Europa, che è terra di immigrazione". Alla manifestazione hanno partecipato anche il presidente del Comitato regionale dell’Unicef Paolo Brunetti e l’ex Grifone Marco Materazzi.

2 commenti:

Massimo ha detto...

E' forse il primo caso nella Storia che al governo di una Nazione viene nominato ministro un soggetto che tutela non gli interessi dei cittadini di quella Nazione, ma degli stranieri che quella Nazione vogliono distruggere.

Eleonora ha detto...

Oddio, Massimo, non è che gli altri "signori" di governo abbiano tutelato gli interessi dei cittadini italiani perfettamente eh? Altrimenti non avremmo una ministra negra a sproloquiare sullo ius soli o sulla rabbia dei picconatori mentre occupa un ministero che non dovrebbe esistere. Punto.