lunedì 24 giugno 2013

Dimissioni della Idem


Il presidente del consiglio Enrico Letta ha accolto le dimissioni del ministro alle Pari opportunità, sport e politiche giovanili Josefa Idem dopo un lungo colloquio avvenuto lunedì pomeriggio. Il ministro nei giorni scorsi è stata investito dallo scandalo sui presunti abusi edilizia nella sua abitazione- palestra, nella quale, sempre lunedì sono iniziati i controlli della polizia Commerciale. Ma la sedia lasciata vuota non sarà occupata da un singolo successore. Infatti, Enrico Letta, ha dichiarato di volere distribuire le deleghe tra gli altri ministri.

«CI PENSAVO DA TEMPO» - Da quanto si è alzato il polverone sui mancati pagamenti dell'Ici e sui presunti abusi edilizia sulla sua palestra alle porte di Ravenna trasformata in prima casa, il ministro confida di «avere pensato più volte alle dimissioni». «Come Ministra - ha affermato Josefa Idem - ho tenuto duro in questi giorni perchè in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del "gioco"». Ma se la figura pubblica ha retto il colpo della messa a nudo della propria vita da parte dei media e degli schieramenti politici «La "persona" Josefa Idem - ha precisato - , già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonchè degli insulti espressi nei suoi confronti».

DISTRIBUZIONE DELEGHE - «Ho preso atto della volontà irrevocabile del ministro Idem di rassegnare le dimissioni - ha detto il presidente Letta -. Sono convinto che emergeranno rapidamente, e in tutta la loro limpidezza, la correttezza e il rigore morale che conosco essere fra i tratti distintivi di Idem e per i quali l'ho scelta e le ho chiesto di entrare far parte del governo». E dopo il ringraziamento per i «50 giorni di lavoro insieme», il presidente del consiglio precisa che dell'accaduto «è stato avvisato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano» e che comunicherà «al prossimo consiglio dei Ministri la redistribuzione delle sue deleghe all'interno dello stesso Consiglio».

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