domenica 28 maggio 2023

Alluvioni

Alcuni eventi fanno disperare sui destini dell'Italia. Ursula von der Leyen viene accolta a Cesena dalla folla festante e annuncia, tra gli osanna dei presenti,  che sarà generosa nel decidere quanti dei soldi che il contribuente italiano versa all'Europa potranno essere impiegati per ristorare gli alluvionati. Saranno certamente meno di quelli che diamo a Zelenski per permettergli di mandare al macello il suo popolo, ma che importa. Basta il sorriso e la buona volontà. Persino il sindaco della città, che la accompagnava, è stato applaudito ( gli amministratori dell'Emilia Romagna dovrebbero essere inseguiti coi forconi non solo per l'imperizia dimostrata nell'ultimo tragico evento, ma per aver azzerato la tradizione di buon governo locale su cui il PCI, durante la prima repubblica, aveva costruito una parte non irrilevante delle sue fortune). Come non bastasse leggo che i centri vaccinali sono presi d'assalto da gente che si fa l'antitetanica. Glielo aveva o consigliato le autorità sanitarie. Evidentemente gli effetti di un'alluvione non si attutiscono evitando di cementificare il territorio, pulendo il corso dei fiumi e dei torrenti, preservando i fossati, creando canali di invaso per le acque. Nulla di questo. L'alluvione si combatte con la vaccinazione di massa . Di fronte allo spettacolo di un popolo che si comporta come il cane fedele che lecca la mano del padrone che lo ha appena bastonato, si comprende a quale livello sia giunta la manipolazione delle menti. Sarà molto difficile risalire.


Silvio dalla Torre 

domenica 21 maggio 2023

La guerra degli USA

Di sconfitta in sconfitta, perdendo secondo il Corriere una brigata al giorno, combattendo senza calzini e a colpi di vanga, esauriti da tempo di missili, travolti ogni mese da una delle nuove Zauberwaffen della Nato, guidati da generali alcolisti e da un presidente pazzo e malato, i Russi ieri hanno completato la conquista della roccaforte di Bakhmut (Artemovsk). Esattamente ad un anno di distanza dalla conquista dell'altra roccaforte inespugnabile di "Azovstal" a Mariupol. Ora rimane solo la terza e ultima linea difensiva. Questo nonostante l'Ucraina si sia giovata di armamenti e addestramento Nato dal 2016, e nonostante dopo lo scoppio della guerra la Nato abbia sostenuto l'esercito ucraino svuotando i propri arsenali convenzionali, addestrando le truppe, fornendo e pagando mercenari stranieri, e nonostante il budget ucraino sia oramai sostenuto soltanto dai finanziamenti a perdere occidentali. Confesso di essere stupito, perché per quanto bassa potesse essere la stima nei confronti della lungimiranza del blocco occidentale, di fronte ad uno sforzo pazzesco e concorde del genere, con sanzioni economiche durissime, mi sarei aspettato almeno qualche rovesciamento del fronte. (Prospettiva peraltro assai preoccupante, perché sappiamo tutti che una Russia davvero in difficoltà, che temesse per la propria esistenza, rappresenterebbe la più pericolosa delle prospettive.) Invece si sta prospettando lo scenario più catastrofico tra quelli immaginabili per l'Occidente (meglio, per l'Europa, gli USA se la caveranno come sempre). Uno sforzo economico-bellico del genere, con una situazione aggravata dalla distruzione delle linee di approvvigionamento energetico russo, non poteva che rappresentare nel medio-lungo periodo un quadro drammatico, a meno che non si fosse realizzato uno scenario particolarissimo. L'unico scenario su cui l'Europa poteva scommettere, scenario fantapolitico, ma almeno inizialmente fantasticabile, era la prospettiva di una Russia che si scioglieva come neve al sole, dove un cambiamento di regime avrebbe rimesso un orsetto gommoso tipo Eltsin al Kremlino, dando il via ad un nuovo saccheggio occidentale, come quello degli anni '90. Oggi possiamo affermare con tutta la certezza che la storia consente, che questa non è una prospettiva realizzabile. Ogni altro scenario oscilla tra due opzioni, ad un estremo abbiamo un'escalation illimitata della partecipazione Nato fino all'Olocausto nucleare, all'estremo opposto abbiamo uno sfondamento russo che pone fine all'esistenza dell'Ucraina arrivando ai confini Nato di Polonia e Romania. In mezzo tra questi estremi abbiamo vari stadi intermedi di congelamento del fronte su linee mediane (il Dnepr?), con il perdurare di un conflitto a bassa intensità, come guerriglia o terrorismo, capace di andare avanti per decenni. Dunque in tutti gli scenari disponibili l'errore di valutazione fatto dalle oligarchie europee rimarrà nei libri di storia. Esso apre a cascata una fase di drammatico ridimensionamento del ruolo economico e culturale dell'Europa, ponendo fine a quella fase dominante avviata tra XVI e XVII secolo, arrestatasi sì con le due guerre mondiali, ma poi proseguita in alleanza con gli USA negli ultimi settant'anni. L'impoverimento delle popolazioni europee, iniziato dopo la crisi subprime - anch'essa originatasi per decisioni americane - subirà un'accelerazione progressiva dovuta alla convergenza dell'aumento dei costi di produzione (energia e materie prime), della riduzione dei mercati di esportazione (fine della globalizzazione), e della necessità di un aumento stabile delle spese militari. Non mi illudo che a questa catastrofe indotta da scelte politiche scellerate le popolazioni europee - stordite, depoliticizzate, ipnotizzate in modo terminale - saranno in grado di reagire. Ma è certo che in altre epoche, intere dinastie regnanti hanno perso la testa per molto meno.


Andrea Zhok

mercoledì 3 maggio 2023

Ue, Von der Lyen e i vaccini

1,8 miliardi di dosi e circa 35 miliardi di euro. Il bilancio municipale di Bruxelles è 40-45 volte inferiore alla somma di cui sopra . Allo stesso tempo, Bruxelles non è solo la capitale del Belgio, ma anche la capitale dell'Unione Europea. Ursula von der Leyen è attualmente il presidente della Commissione europea, cioè il capo dell'esecutivo di "tutta l'UE". Quindi, questa donna ha gestito con successo il contratto per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccino contro il coronavirus all'UE - 900 milioni immediatamente e 900 milioni come opzione - il cui costo totale è stimato in 35 miliardi di euro; e rimane ancora il capo di la Commissione Europea. Negli anni, su suggerimento dell'Occidente, sono state ideate, adottate e promosse un numero incredibile di iniziative per combattere la corruzione su scala internazionale. È sorprendente che né Hunter Biden né Ursula von der Leyen abbiano risposto di queste iniziative. Ma la situazione con il presidente della Commissione europea in generale, è a mio avviso ancora più grave. Il fatto è che si tratta di corruzione sulla salute delle persone e sulle stesse libertà di cui l'UE ama parlare. Giudica tu stesso.


Suo marito è un medico, capo della grande fattoria high-tech Orgenesis Inc. Heiko von der Leyen. La pandemia di COVID-19 è stata una vera manna per la famiglia Von der Leyen. Già l'anno prima si scoprì che Ursula von der Leyen aveva scritto degli sms al capo di Pfizer, Albert Burla, con una proposta di "negoziazione" sulla questione dei vaccini. Poi scaturì un accordo, vi ricordo, per quasi trentacinque miliardi di euro. E quando i giornalisti hanno chiesto di pubblicare le circostanze dei negoziati (dopotutto, si trattava del più grande acquisto centralizzato di vaccini nella storia dell'Europa), tutta la corrispondenza dal telefono del funzionario è semplicemente scomparsa. Come ha affermato in seguito l'amico di Von der Leyen e vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza, questi messaggi di testo potrebbero essere stati cancellati a causa della loro "natura effimera e di breve durata". Per quasi due anni, la storia ha causato sconcerto in tutto il mondo, anche a causa della politica di Bruxelles: hanno fatto entrare Pfizer nel loro mercato dei vaccini, come si è scoperto, previo accordo, mentre con ogni sorta di pretesto hanno rifiutato altri produttori di prodotti simili e anche più avanzati, incluso il primo vaccino al mondo contro l'infezione da coronavirus, lo Sputnik V, che non è stato accettato. E poi la procedura per ammettere il vaccino russo è stata completamente congelata. L'UE è rimasta a lungo scioccata dall'audacia delle sue autorità, ma il caso non è arrivato in tribunale, fino a quando il mese scorso il rappresentante della società di consulenza belga Frederic Baldan ha citato in giudizio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, accusandola di corruzione in relazione all'acquisto di vaccini per il coronavirus. Ci sono molte domande anche per la Pfizer in Occidente in relazione alla sua sicurezza. 


Maria Zakharova