lunedì 17 giugno 2013

Da Oslo a Roma dopo l'uxoricidio


ROMA - Ha sgozzato la moglie di 17 anni ed è fuggito con la figlioletta di due. Da Oslo Noori Ahmad, 23 anni, ha attraversato mezza Europa in autobus e in treno finché, cinque giorni dopo il raccapricciante omicidio, è caduto tra le braccia della polizia italiana. Il presunto assassino è stato arrestato a Roma al termine di una complessa indagine ad alta tecnologia: l'uxoricida è stato incastrato grazie all'interpretazione delle tracce informatiche, anche minime, lasciate durante la fuga; all'attività di geolocalizzazione del suo telefonino; a complicati calcoli e a simulazioni al computer.

UCCISA NEL BAGNO - Secondo gli la polizia norvegese è stato proprio Ahmad, il 12 giugno, a uccidere la sua Fahezeh nel bagno di casa. La mattina di venerdì 14 è arrivato in Italia sfuggendo ai suoi inseguitori, ma quella stessa sera il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della polizia delle comunicazioni ha ricevuto una richiesta urgente di cooperazione da Oslo. La polizia norvegese infatti aveva individuato due indirizzi IP riconducibili ad Ahmad relativi a un centro commerciale situato nei dintorni di Brescia e a un internet point di Roma. I dati sono stati forniti ai colleghi italiani, così come l'Imei (in pratica, il codice identificativo) del telefono in uso al fuggitivo. Così è stato disposto il tracciamento del numero sulla rete nazionale.

LA TELEFONATA IN IRAN - Per molte ore dagli operatori telefonici non è arrivato alcun riscontro ma poi - nel pomeriggio di sabato - il telefono, associato al numero di un extracomunitario residente a Napoli, ha agganciato una «cella» di Roma. Da lì si è sviluppata una febbrile attività tesa a individuare con precisione gli spostamenti dell'uxoricida, compito difficilissimo a causa della densità abitativa dei quartieri in cui di volta in volta veniva localizzato il cellulare: Eur, Termini, Ardeatino, Casilino. Domenica mattina finalmente una traccia informatica si è rivelata decisiva: a tradire l'afgano è stata una telefonata fatta in Iran con Skype da un internet point di Tor Pignattara.

L'ARRESTO - A questo punto, la caccia all'uxoricida è arrivata alle battute finali. Gli investigatori si sono direttti di corsa verso l'internet point di Tor Pignattara e hanno arrestato Ahmad mentre con la figlia stava entrando nel portone di uno stabile del quartiere abitato da altri immigrati. La somiglianza con le foto inviate dalla polizia norvegese, il fatto che l'afgano avesse nascosto le chiavi di casa addosso alla piccola, il cellulare in tasca hanno permesso alla polizia di far scattare le manette. La bimba è stata affidata ai servizi sociali: tornerà in Norvegia dove sarà affidata ai parenti.

LA COLLABORAZIONE NELL'UE - L'operazione, condotta in collaborazione con le Squadre mobili di Brescia e Roma, ha avuto successo grazie alla collaborazione internazionale che si è instaurata tra i paesi dell'Ue e gli altri che vi hanno aderito dopo la ratifica della convenzione di Budapest in materia di crimini informatici. «La rete di cooperazione tra le forze di polizia ha funzionato perfettamente - spiega il capo della polizia postale, Antonio Apruzzese -. I colleghi norvegesi sono rimasti sorpresi dalla velocità della risposta. Questa è la prima, concreta ed efficace forma di applicazione degli accordi presi a Budapest». «I 'punti di contatto' aperti in ogni Paese - aggiunge Giuseppe Corasaniti, sostituto procuratore generale in Corte di Cassazione e referente del ministero della Giustizia per il coordinamento con l'Ue in materia di cybercrime - hanno fatto si che vi sia un'assistenza immediata tra le Nazioni, allo scopo di acquisire nel modo più rapido possibile una serie di dati informatici che, con i tempi lunghi delle rogatorie, andrebbero irrimediabilmente persi e cancellati. Il sistema deve essere sicuramente potenziato, ma questa è la prova che funziona».

Lavinia Di Gianvito

3 commenti:

Maria Luisa ha detto...

OT
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1264233/Terrorista-islamico-e-italiano---combatte-e-viene-ucciso-in-Siria.html

che sia uno di quelli che farneticava nel blog di "Umar non ricordo cosa"?

Eleonora ha detto...

Ah, può darsi.

Maria Luisa ha detto...

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1101217/ucciso-in-siria-padre-di-delnevo-morto-da-eroe.shtml

scommettiamo che entrerà pure lui in politica?