domenica 26 settembre 2021

Racket pass? La piazza dice no

Nessun grande giornale on line, nessun telegiornale, nessun talk show. Nessuno ai piani alti del giornalismo italico ha parlato della più vasta delle manifestazioni popolari contro il lasciapassare verde che si sono tenute oggi in tante città: quella di Roma, con una piazza San Giovanni piena come non la si vedeva da tanto tempo. Qui e lì, per la verità, sui giornaloni qualche vago sfottò lo si legge pure, unicamente per evocare una misteriosa presenza di qualche sparuta formazione neofascista diluita in dosi omeopatiche in una folla sterminata che invece cantava canzoni antifasciste all’ombra di una gigantografia di Sandro Pertini, che sparisce nel tragitto dalla piazza alle redazioni. Questa piazza è stata riempita per decenni dalle manifestazioni dei sindacati che vi convocavano lavoratori da ogni angolo del territorio della repubblica. Lo hanno fatto in varie fasi della vita nazionale per difendere o conquistare posizioni del mondo del lavoro. Stavolta invece – di fronte alla più massiccia manomissione mai vista dei diritti fondamentali dei lavoratori - niente piazza San Giovanni. Abbiamo sentito solo Landini pigolare nel cortile di Palazzo Chigi per supplicare tamponucci gratis. Il gran visir del Draghistan gli ha detto nisba, e Landini non ha nemmeno usato la parola sciopero, non sia mai, ritirandosi con la coda fra le gambe. 


Ma i vuoti si riempiono. Succede anche per le piazze. I lavoratori - che Cgil Cisl e Uil e altri sindacati avrebbero dovuto convocare - sono stati invece riuniti da altre sigle, molte delle quali nate di recente. Davanti alla basilica più antica dell’Occidente, oggi, si è ritrovata una grande piazza di lavoratori che non accetteranno più di essere lasciati soli dai sindacati mentre Draghi resetta il sistema (con il plauso di Confindustria, con l’inerzia incarognita, imbalsamata e repressiva della sinistra istituzionale italiana, dell’acquitrino pentastellato e della lega rimangiatutto). E che ci sia necessità di difendersi, organizzarsi, creare un’opposizione e un’alternativa vera, ce lo dice anche la drammatica ed efferata ammissione del ministro Renato Brunetta, che ha appena confessato di essere il volenteroso complice di un’estorsione, mentre descrive con un entusiasmo da torturatore guatemalteco la vera funzione del Racket Pass: usare il tamp0ne non come strumento di controllo dei contagi, bensì di coercizione e castigo, di dolore corporeo da infliggere come costo psichico e fisico, "geniale" perché rende penosa la vita e comporta costi che a molti (cioè ai meno abbienti) risulteranno insostenibili, se non vorranno aggiungere altre dosi alla statistica siringosa del generale pennutissimo.


Voi sapete che il principio numero uno che informa il lavoro del medico è «Primum non nŏcēre» ossia «per prima cosa, non nuocere». Per contro, il principio numero uno di Brunetta è «Primum nŏcēre», cioè «per prima cosa, nuocere». Voi capite che un siffatto ministro, in un qualsiasi paese europeo democratico, sarebbe saltato come un tappo di champagne dopo un solo minuto. Da noi invece il ministro affila sadicamente i tamp0ni da infilare nelle narici dei sudditi del Draghistan, in mancanza di olio di ricino, coperto dall’imbarazzato silenzio della sua terrificante maggioranza di governo. Un governo che rompe in questo modo il patto sociale impone al popolo la necessità di doverne costruire uno nuovo e diverso. Intanto abbiamo dimostrato che l’opposizione potrà riempire le piazze e poi costruire l’alternativa.


Pino Cabras

sabato 25 settembre 2021

Personale

Non ricordo quale fosse la vaccinazione che lascia la cicatrice sul braccio, ecco, io, quella cicatrice non ce l’ho perché non l’ho mai ricevuta. Una profilassi, invece, che decisi di fare anche se facoltativa, fu per un viaggio dove per qualche giorno, avrei alloggiato in mezzo alla giungla e fu la profilassi contro la febbre gialla, decisi di farla per sicurezza più che altro e stetti male per un mese circa. Non faccio la vaccinazione antinfluenzale ma non per questo, devo essere additata come no vax o terrapiattista. Quando a Febbraio, ho accompagnato mio padre a fare questa “vaccinazione”, non ero affatto contenta e lui, non era entusiasta ma, il figlio, ossia, mio fratello (col quale non sono mai andata d’accordo), decise di prenotare. Inutile dire che litigammo per questo e perché mio padre, ha si quasi 83 anni ma ne dimostra 70. Guida, lavora ancora e fa tante altre cose. Certo, ha i suoi piccoli acciacchi di poco conto, per fortuna, però, qualche anno fa, ebbe una paresi del radiale (senza capirne il motivo) ma continua tranquillamente con la sua vita. Ovviamente, usa dei medicinali e siamo fortunati così. Perché cercare guai inutilmente? Non fa nemmeno la vaccinazione antinfluenzale. Però, mio fratello, ha voluto diversamente. Bene, una volta stampata la documentazione, lo aiuto a compilarla. L’idea di dover firmare il consenso informato che non ti informa per un cazzo, mi ha urtato parecchio e gli ho chiesto se fosse sicuro, mi ha risposto di no ma “se c’è da farlo, si faccia”. Ho compilato la lista dei medicinali che assume e tutti i suoi dati e ha firmato. Ci siamo recati al centro vaccinale il giorno previsto e siamo entrati. Doveva fare il pfizer vista l’età. Entriamo entrambi in stanza, porgo la documentazione al medico presente e il medico, scorre velocemente e in maniera distratta le pagine, e firma. Aspettiamo i 10 minuti e ce ne torniamo a casa. 3 settimane dopo, stessa cosa. Il medico non legge ma firma. Non mi sta bene. E mi convinco sempre di più a non farlo mai. Non siamo tutti uguali, abbiamo storie mediche diverse. Io, ad esempio, ho una patologia autoimmune, si, non è mortale e non è grave, è molto fastidiosa. Devo fare le analisi del sangue ogni 4 mesi per controllarne i valori e se è il caso, cambiare dosaggio dei medicinali che prendo. Devo fare ogni anno una ecografia alla gola per vedere se ci sono noduli. E ho deciso di non vaccinarmi, perché non voglio peggiorare la mia situazione. Mio padre, ad oggi, fortunatamente non ha avuto effetti collaterali. Spero solo che non accada l’irreparabile su di lui. Ma so che si stanno ammalando tantissime persone, migliaia e non solo di covid post vaccino.

lunedì 20 settembre 2021

Colpevole e colpevoli

Lettera aperta di Mario Giordano


“Se chi osa avere dubbi sui vaccini o sul passaporto verde viene accusato di violenze, mi dichiaro colpevole. Confesso di non credere che le iniezioni fermino il contagio e che il lasciapassare serva davvero a qualcosa“. Continua Giordano: “Lo confesso, sono un terrorista, perché pur essendomi vaccinato continuo a pensare che i vaccini non siano l’unica soluzione per fermare il contagio. Anzi, penso che i vaccini non fermino assolutamente il contagio“.


“Sono un terrorista“, dice, “perché anziché limitarmi ai ritornelli in TV di Ricciardi o Bassetti leggo i dati ufficiali che arrvamo da Israele e dalla Gran Bretagna, e alle volte persino le parole che arrivano da premi Nobel in semiclandestinità come Luc Montagnier“.


“Sono un terrorista“, ribadisce, “perché a volte ho persino osato dire che è da criminali non curare il Covid con le terapie domiciliari o con le monoclonali, quando invece poteva e può essere fatto.


“Sono un terrorista perché pur avendo in tasca il Green pass continuo a pensare che sia una solenne bischerata, almeno per come è stato concepito e perché poteva essere tranquillamente evitato come hanno fatto praticamente tutti i paesi del mondo, tranne noi e la Francia“.


“Mi dichiaro colpevole e ammetto la mia colpa” – prosegue Giordano – “sono un terrorista perché mi rifiuto di chiudere gli occhi davanti alla realtà e intendo continuare a dire cose che ritengo di puro buonsenso”.

L’ultima moda è stata lanciata dal direttore di Libero Alessandro Sallusti quando ha detto che chiunque osi dissentire dal pensiero unico deve essere considerato il mandante morale di tutte le aggressioni no-vax, che è un po’ come se chi teorizza i principi della libertà sessuale fosse considerato il mandate morale di tutti i femminicidi, o come se chi rivendica i diritti dei lavoratori fosse considerato il mandante morale di tutte le aggressioni ai datori di lavoro“.


“Il giochino cui Sallusti presta la penna“, scrive Giordano, “è molto facile: se ogni pazzo che rincorre di notte un virologo viene addebitato in carico alle poche voci libere rimaste, alla fine anche queste saranno costrette a tacere. Per ridurle al silenzio non ci sarà nemmeno bisogno di ricorrere ai cannoni, come richiesto da qualche amico di Sallusti. Silenzio. Una voce unica. Nessun dissenso“.


Questo è quello che volete?


Mario Giordano

venerdì 17 settembre 2021

La dittatura italiana

Sono certo che avete tutti notato l'assiduità con cui il presidente Draghi compare in televisione a spiegare, ad esplicitare al popolo le ragioni del proprio operato. (Praticamente per quel che ne sappiamo potrebbe essere deceduto da due mesi, tanto mandano sempre in onda filmati di repertorio con Supermario in tre varianti: pensosa, indaffarata e professionale.) Il punto è che l'uomo è intelligente. Ha capito perfettamente che tutta la sceneggiata usuale dei politici che fanno la comparsata in TV, fingendo di interessarsi dei cittadini e delle loro opinioni, è una mera perdita di tempo. Il paese è maturo per ricevere ordini e accodarsi con entusiasmo. Basta avere il coraggio di farlo. Lo stile è quello che l'uomo conosce bene, tipico degli ambienti che contano, mica di quella buffonata della "politica democratica".  Ci si incontra in quella manciata di persone che pesano, si stabilisce cosa fare, cosa dare e cosa ricevere, e poi si manda in TV qualcuno che ama il suono della propria voce ad anticipare gli ordini al pueblo. Così tagli fuori tutta quella roba inutile, ottimizzi i tempi morti e non ti disperdi fingendo di ascoltare i lamenti della plebe. Passi in ufficio, parlotti con i capibastone, decreti, e poi torni a casa a dar da mangiare agli alani. Tanto c'è il coro dei santificatori in servizio permanente effettivo che fa il suo ben retribuito dovere, e tanto basta.


E ora abbiamo il piacere di offrire al nostro pubblico un documentario sulla violazione dei diritti umani in Tibet e sull'autoritarismo in Ungheria.


Andrea Zhok

lunedì 6 settembre 2021

Riflessioni

Il Nuovo Messia. Da occidente a oriente, l’evoluzione del moderno culto del Dio Vax


Anno 2021, 25 dicembre, Natale. In Italia il messia è finalmente sceso tra di noi, scortato ancor meglio di un capo di Stato, preceduto e seguito da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e agenti delle polizie municipali. Nello stesso giorno, anche se a distanza di 2021 anni (seguendo la narrazione ufficiale), il tanto atteso messia è giunto, stavolta non in una grotta riscaldato da bue ed asinello ma conservato, per la sua salute, a -80 gradi centigradi all’interno di un furgoncino dei surgelati, circondato da ghiaccio secco. Il suo nome è Vaccino Anti-covid19, ma come una divinità che si rispetti, ha molti nomi con il quale viene chiamato: Comirnaty (Pfizer), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (AstraZeneca) e Janssen Ad26 (J&J), gli ortodossi lo chiamano Спу́тник V, ovvero, Sputnik V, gli ebrei di Israele hanno accettato unitamente Comirnaty come loro nuovo ed unico Elohim: “non avrai altro Elohim all’infuori di Pfizer”. Anche in Oriente è apparso un messia, più di uno in realtà, ma è una questione millenaria quella del politeismo, si sa che loro non professano e non accettano i culti occidentali, infatti in India venerano il Covaxin ed il Covishield, anche se sono davvero molto poche le persone che hanno abbandonato le divinità storiche; lo stesso in Cina, non è dato sapere quanti si siano convertiti ai nuovi messia, ma sappiamo che li chiamano BBIBP-CorV e New Crown Covid-19 (Sinopharm) e CoronaVac (Sinovac Biotech).


D’altronde la fede è una cosa seria ed è giusto che ognuno veneri il proprio dio (o i propri dei) chiamandolo come più lo aggrada. Pare che le prime parole dette dal nuovo messia, per bocca del suo profeta Penna di Corvo, siano state “andate e vaccinatevi tutti!” ed all’unisono, quasi facendo il controcanto, l’Imperatore Dragone, con un impeto gender fluid da telegramma ha aggiunto “non ti vaccini · ti ammali · contagi · lui/lei muore”. Tra i capi religiosi è da notare come Papa Francesco abbia ricevuto entrambe le comunioni con Comirnaty, non a caso è arrivato in Italia il 25 dicembre, non poteva scegliere altrimenti! Le sue parole sono state “vaccinarsi è un atto d’amore”. Mentre il Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha preferito rinforzare la sua aurea, creando così uno scudo contro il male con l’indiano Covishield; si sa, da quando ha lasciato il Tibet con la Cina non vuole avere più niente a che fare, il suo buddismo tibetano fuori porta si è ricongiunto con quello indiano, d’altronde il Buddha trova i suoi natali proprio in India!


Le sue parole sono state “siate coraggiosi, vaccinatevi”. Prima di queste odierne manifestazioni “divine” i credenti avevano fede cieca nei loro credi, nei loro dei e andavano in pellegrinaggio in luoghi spirituali per farsi guarire da malattie e traumi non reversibili, o si prostravano dinanzi a quei sacerdoti e santoni che promettevano loro una cura grazie al potere divino che defluiva attraverso il loro corpo. Oggi vengono negate persino le estreme unzioni, figuriamoci le visite ai malati ed agli infermi, adesso la fede cieca è solo nella scienza, così personaggi mistici come Filippo Neri o Madre Teresa di Calcutta, per non parlare di Gesù Cristo, che frequentavano malati di ogni genere, non dimenticando i lebbrosi, sono diventati miti e leggende. Così il Dio Vaccino, o Dio Vax, ha iniziato ad elargire miracoli ai popoli, a chiunque lo accettasse nel proprio corpo, inizialmente promettendo una protezione totale dal maligno, il Satan-Sars-Cov2, poi correggendo il tiro, dicendo che non esiste protezione totale dal maligno ed ha promesso protezione dai suoi effetti nefasti.


Però ci vuole fede, molta fede, anche perché i profeti del Dio Vax non sono stati molto chiari e si sono più volte contraddetti e tra le varie incoerenze c’è quella relativa al battesimo: prima sostenevano il bisogno di un solo battesimo; poi uno di andata ed uno di ritorno, una sorta di battesimo d’acqua e di fuoco; ora è già stato annunciato il terzo, per quelli duri di cuore, che non si immunizzano facilmente, sarà un battesimo d’aria? Ultimamente, però, oltre alla fede c’è la coercizione, un po’ come quando iniziarono a “colonizzare” le Americhe, per il loro bene iniziarono ad obbligare i popoli nativi a battezzarsi, per mondarli dai loro peccati e dai loro credi fantasiosi; adesso si tenta di colonizzare i non credenti, prima promettendo la loro salvezza e poi accusandoli di infettare chi ha la protezione del Dio Vaccino. Ma la fede è una cosa seria ed i seguaci del Dio Vax prendono di petto le loro posizioni divulgando il verbo, attraverso i mezzi a loro disposizione, la televisione ed i quotidiani, schernendo e sminuendo le posizioni dei pericolosi atei che, poveretti, non mai vorrebbero limitare i credi altrui, figuriamoci quello dei Vacciniani, anzi, sostengono la libertà di scelta e rispettano quelle altrui e giustamente non vogliono imposizioni sulla loro.


Purtroppo i Vacciniani hanno le mani in pasta in tutti i vertici del potere e della comunicazione, quindi non consentono un equo dibattito delle parti e i loro araldi censurano, limitando e manipolando, le parole degli atei che vorrebbero dire la propria liberamente. Nel frattempo si iniziano ad avere delle reazioni avverse alle guarigioni del Dio Vaccino, gente che sta male, che ha reazioni allergiche, reazioni fisiche molto forti ed anche la morte inaspettata, per problemi al cuore e trombosi cerebrali. I Vacciniani respingono con forza queste accuse e quando non è più possibile girarsi dall’altra parte o fingere che non sia successo, tirano fuori il rosario ed iniziano a recitare un mantra con cui annullano le forze maligne degli atei: “non c’è correlazione, non c’è correlazione, non c’è correlazione…”. Niente, neanche difronte alle evidenze, la fede vacilla e con la stessa forza d’animo con cui essi sostengono il loro Dio Vaccino, il loro salvatore, arrivano a minare le libertà degli atei.


Oltre un anno fa, a causa del Satan-Sars-Cov2, i profeti decisero di stabilire la Santa Quarantena, il tutto per voce del Vescovo Giuseppe che scandì le penitenze e la suddivisione liturgica delle Tempora di Quarantena, a seguire l’imposizione dei paramenti sacri a tutta la popolazione, come la mascherella benedetta ed il sanctum gel in sostituzione dell’acquasanta e poi, dopo l’estate, vennero istituite le Sacre Limitazioni Colorate stabilendo, inoltre, anche quali lavori fossero puri e quali no. Con le continue ed incalzanti testimonianze che a breve sarebbe arrivato il messia, decisero anche di applicare un coprifuoco, per rendere migliori le persone, d’altronde si sa, la notte è da sempre rappresentazione di ciò che è male, il mistero che avvolge il buio e quindi le persone dovevano rientrare prima del tramonto o, al massimo, mentre era ancora sera! Oggi, le voci insistenti degli atei instillano il dubbio nei credenti ed è necessaria, più che mai, una nuova iniziativa che proteggesse i Vacciniani e limitasse maggiormente le azioni perfide degli atei, ma cosa?


Un attestato di fede e di appartenenza alla religione dell’unico pensiero, un lasciapassare, un lasciapassare verde. Il colore verde, preso a prestito dalla liturgia cattolica, è simbolo di speranza e di ascolto perseverante ed è il colore che accompagna il cammino quotidiano del fedele. Ebbene con questo lasciapassare i Vacciniani saranno liberi di muoversi, senza dover per forza incontrare i fastidiosi ed insolenti atei e rischiare di essere inquinati nel corpo e nello spirito; mentre per gli atei, che comunemente ormai vengono etichettati con il nomignolo No Vax, sostituendo definitivamente quello di anticristo, se vogliono essere liberi di socializzare ed andare a cena o sedersi a fare colazione al bar, dovranno adeguarsi e scegliere se diventare Vacciniani o farsi certificare come esenti dal maligno, con una sorta di esorcismo eseguito con l’inserimento di un’asticella attraverso il naso, qualcosa di simile alla preparazione egizia dei cadaveri, ma senza tirar giù il cervello dal narici. Per coloro che si rifiutano di sottostare all’uno o all’altro rimedio, ovvero i più rancorosi ed aggressivi miscredenti, non ci sono alternative se non i marciapiedi o le panchine dove poter mangiare.


Nelle ultime notizie, tratte dai giornali dei fedeli, si legge che gli atei non dovrebbero neanche fare la spesa negli stessi luoghi dove vanno i Vacciniani e che dovrebbero creare dei posti solo per loro, stanno persino attrezzando, nelle città, dei container abitativi per casi, dicono loro, di disastri naturali, ma sembra di assistere alla realizzazione di veri e proprio centri di degenza per i potenziali untori che, come abbiamo capito, possono essere solo e soltanto gli atei. Si arriverà alla lapidazione degli atei? Non si sa, per adesso un po’ di aggressività e di insulti non costituiscono peccato tra i seguaci del Dio Vax. La fede è una cosa seria, certo, ma dove stiamo arrivando per la cieca fede di alcuni? Quando vedo le immagini dei treni usati per le deportazioni o quelle dei campi di lavoro e di concentramento, mi si stringe il cuore pensando che per una fede cieca milioni di persone hanno subito dei trattamenti atroci, disumani ed infine sono morte.


La fede cieca in un ideale, che oggi possiamo definire sbagliato, che allora era supportato da tesi scientifiche e sostenuto e fomentato da quella parte di popolazione definita come acculturata, formata da scienziati, professori, dottori, scrittori, filosofi e quant’altro e che per paura, costrizione o realmente per fede, hanno dato il via ad un capitolo oscuro della storia del nostro Paese e non solo. Le “leggi razziali”, da sempre definite come l’errore/orrore più grave commesso da Mussolini, se non avessero trovato riscontri e supporti da quella comunità di cui parlavo, probabilmente non sarebbero state adottate neanche dal popolo, passatemi il termine, più ignorante e si sarebbe arrivati ad una ribellione interna. La scienza non ha dogmi ed è la libera espressione del pensiero e delle teorie elaborate dai pensatori, non la si può imbrigliare umanizzandola e sostenendo che “la scienza dice”, perché la scienza non dice niente, sono gli scienziati a parlare, talvolta in modo giusto e talvolta in modo sbagliato, talvolta facendo una scoperta e talvolta prendendo una cantonata.


Stephen Hawking è uno dei più egregi esempi di cosa significhi essere uno scienziato, teorizzando una cosa e poi mettersi in dubbio ed arrivare a teorizzare il suo contrario. Non esiste un pensiero unico, neanche quando sono 10 scienziati a sostenerlo e dall’altra parte solo uno, perché la verità, se così vogliamo chiamarla, la può avere quel solitario e non il gruppo e viceversa. Tutte le più importanti scoperte degli ultimi secoli sono state fatte da un singolo personaggio, non da un gruppo di scienziati, inventori o medici. Limitare il singolo per favorire una collettività non porta niente di buono, se non a ragionare in termini di gregge ed il gregge sappiamo benissimo essere sinonimo di controllo, assoggettamento, limitazione e paura. Per tornare all’argomento iniziale ed alle restrizioni volute da un’élite, proprio in previsione di questo tipo di eventi sono state scritte certe leggi, al fine di evitare una deriva autoritaria, in questo caso di sapore oligarchico, che prendesse il sopravvento in modo irreparabile. Noi in Italia abbiamo una lungimirante Costituzione, voluta e scritta dalla neonata Repubblica in virtù delle esperienze subite durante la Seconda Guerra Mondiale e, pertanto, troviamo articoli che tutelano la libertà individuale sia di movimento, di espressione, che di scelta ed in tal proposito un articolo, il 32, che ci garantisce una sanità pubblica e la possibilità di scegliere come e se essere curati. Alla Costituzione Italiana è da aggiungere la Convenzione di Oviedo (tutta), la Dichiarazione di Helsinki ed il Codice di Norimberga con i suoi dieci punti, in particolare il punto 1 che recita quanto segue:


“Il soggetto volontariamente dà il proprio consenso a essere sottoposto a un esperimento. Prima di dare il consenso, la persona deve conoscere: natura, durata e scopo della sperimentazione clinica, il metodo e i mezzi con cui sarà condotta, eventuali effetti sulla salute e sul benessere della persona, eventuali pericoli cui sarà sottoposta.” In questi giorni abbiamo letto la notizia che la sperimentazione del farmaco di Pfizer, tramite dichiarazione dell’FDA, è terminata e questo porta a diversi problemi, in caso di obbligo, per chi sostiene la propria libertà in forza del succitato articolo. La cosa strana, per continuare ad essere “atei”, è che sul sito governativo, sempre americano, ClinicalTrials.gov si può leggere che la sperimentazione del farmaco Comirnaty terminerà il 2 maggio 2023 e quindi che significa? La sperimentazione è finita o finirà nel 2023? Hanno dichiarato la fine della sperimentazione ma volevano intendere fine della Fase 2 (la Fase 1 è quella di laboratorio) ed inizia la non meglio specificata Fase 3, ma sempre di sperimentazione si tratta? Io, nell’attesa di conoscere le risposte, continuo a ricercare e ad osservare gli eventi, quasi come l’antico astrologo che osservava gli astri ed i loro movimenti ricercando, proprio nelle stelle, le risposte ai suoi cruciali dilemmi.


Giacomo Ferri


Fonti citate e citate tra le righe:


https://www.repubblica.it/cronaca/2020/12/25/news/vaccino_arrivato_in_italia_il_primo_furgone_con_i_vaccini-279823515/

https://www.fanpage.it/attualita/vaccini-figliuolo-presto-gli-over-55-poi-diremo-ai-trentenni-andate-vaccinatevi/

“https://www.youtube.com/watch?v=kVLbh8k3wXY”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/13/papa-francesco-si-e-vaccinato-contro-il-covid-le-fiale-ricevute-dal-vaticano-basteranno-per-tutti-i-cittadini-e-i-dipendenti/6064426/

https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-il-dalai-lama-si-vaccina-and-8220siate-coraggiosi-fatelo-anche-voi-and-8221/377504/378114

http://www.vita.it/it/article/2020/03/17/fedeli-senza-confessione-una-soluzione-ce/154506/

https://www.ilgiorno.it/cronaca/lockdown-1.6111968

https://www.quotidiano.net/cronaca/terza-dose-vaccino-1.6727377

“https://qds.it/green-pass-supermercato-stazioni/”

https://www.senato.it/documenti/repository/istituzione/costituzione.pdf

https://www.uslcentro.toscana.it/images/ComEC/Convenzione_di_Oviedo.pdf

https://www.partecipasalute.it/cms/files/Dichiarazione%20di%20Helsinki.pdf

“https://pmcomunicazione.com/il-codice-di-norimberga/”

https://www.fda.gov/…/fda-approves-first-covid-19-vaccine

https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04368728


Pubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.org


https://comedonchisciotte.org/il-nuovo-messia/ 

giovedì 2 settembre 2021

I gli sceriffi idioti

Eppure, questo accade dal dr. MILANI.  

Cari concittadini,  

sono un’insegnante precaria della provincia x di Rimini che ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte ad un episodio, a dir poco indegno di un paese democratico (che l’Italia non è più), nel quale sono stata coinvolta sabato pomeriggio.  Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stato invitato a presentare il suo nuovo libro a Rimini nel pomeriggio di sabato 28 agosto, alla presenza di altre personalità del PD della provincia riminese, in primis il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il candidato sindaco alle prossime elezioni, Jamil Sadegholvaad.  Dopo aver discusso con altri docenti riminesi che come me hanno una posizione dubbiosa sul vaccino, preoccupati per la gravissima discriminazione a cui siamo stati sottoposti con l’introduzione del Green pass, siamo riusciti ad ottenere la possibilità di incontrare di persona il presidente, poco prima dell’inizio della conferenza, *per sottoporgli la nostra richiesta di rendere i tamponi salivari legittimi e validi per il rilascio del Green pass (in quanto meno invasivi rispetto a quelli naso-faringei, ma attualmente non validi per ottenere il lasciapassare).*  


Ecco il resoconto dei fatti. Sabato pomeriggio attorno alle 18:45 il presidente Bonaccini è arrivato nel luogo della conferenza e, come da accordi, si è diretto verso noi docenti che lo stavamo aspettando. Non ci è stato concesso nemmeno il tempo di presentarci che lui, con toni violenti ed inquisitori, ci ha chiesto ad alta voce: “Siete vaccinate?”. Per un attimo siamo rimaste ammutolite, con gli occhi sgranati, ma lui ha subito rinnovato la domanda, quasi urlando, con un fare sempre più intimidatorio: “Siete vaccinate???”. Nei suoi occhi e nella sua voce vibravano un disprezzo e una rabbia tangibili. Ha proseguito sbraitando dinanzi ai nostri volti esterrefatti: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!”.  Ci siamo sentite come dei vermi che avrebbe schiacciato volentieri se solo avesse potuto. Purtroppo le mie parole non riusciranno mai a rendere la durezza e l’aggresività di quei toni e il carattere violento, quasi irreale, di quella scena. Mentre Bonaccini ci esortava a “toglierci dal cazzo” (sic!), si è intromesso anche il sindaco Gnassi che, con le stesse maniere galanti del suo compagno e collega, mi ha spintonato e ha intimato perentoriamente a me e alle mie colleghe di andarcene subito. Trovandomi faccia a faccia con il sindaco (che ho contribuito a far eleggere per ben due mandati e che fino a qualche tempo fa stimavo per l’impegno e la dedizione profusi per migliorare e valorizzare la nostra città), mentre mi cacciava come una reietta senza neanche avermi dato la possibilità di parlare, gli ho detto che mia madre era un’ex alunna di sua madre, una straordinaria insegnante di lettere che mia madre ha amato per i suoi ideali di uguaglianza e giustizia, che sapeva trasmettere ai suoi studenti; la sua risposta è stata: “Non me ne frega un cazzo di chi sei figlia! Toglietevi dai coglioni!”.  


Sapere la mia identità interessava molto invece a qualcun altro poco distante. Infatti, mentre mi allontanavo in uno stato di forte agitazione e smarrimento, due uomini mi hanno seguito: erano due agenti della Digos, in borghese, che mi hanno chiesto i documenti e li hanno fotografati. Mi chiedo come dei politici possano aver tanto smarrito il senso della loro missione al punto da negare aprioristicamente il dialogo a chi non la pensi come loro, sostituendolo con aggressioni verbali, turpiloquio e spintoni. La storica lotta della sinistra per i diritti di tutti dove si è smarrita? Meschino ed ipocrita riempirsi la bocca di belle parole quando si tratta di donne afghane, migranti e lgbt (gruppi sociali che hanno il sacrosanto ed inalienabile diritto, come tutti gli esseri umani e tutte le altre specie viventi, ad una vita dignitosa e felice) e poi non dire una parola in favore dei propri concittadini così brutalmente discriminati, ma anzi fomentare il clima d’odio contro di essi.  


"Mala tempora currunt: sed peiora parantur?  


Rimini, 30/08/2021

Giornalisti… e pennivendoli

Sapete qual è il comico più patetico? Quello che fa ridere senza volerlo. Tra tali inconsapevoli pagliacci, il primato spetta senza dubbio a tutti quei giornalisti che oggi gongolano e sprizzano ebete felicità da tutti gli ampi fori cerebrali perché la manifestazione contro il green pass, tesa a bloccare le stazioni ferroviarie, è stato un misero flop. «Lo vedete?» dicono tutti soddisfatti, «sono solo leoni da tastiera e non pericolosi terroristi». Ah sì? Ma, bontà divina, chi è stato fino a ieri a descriverli come tali? Chi ha lanciato l’allarme e suonato le trombe del giudizio paventando apocalittiche rivoluzioni? Chi ha buttato giù dal letto la sonnacchiosa ministra dell’interno, scuotendola bruscamente dal torpore affinché schierasse i carri armati sui binari?  Voi! Proprio voi che oggi ve la ridete! E allora delle due, l’una. O, come al solito, non ci avete capito una ceppa, o lo avete fatto apposta per infiammare il clima sociale. E pure voi, intrepidi novax, freevax, mand’ovax, vi sembra questo il modo di comportarsi? Avete violato ogni norma di bon ton del perfetto guerrigliero! Invece di spaccare indisturbatamente teste e culi delle forze dell’ordine, così come da manuale, cosa fate? Andate a prendere a calci in culo un giornalista? E poi, come se non bastasse, prendete di mira proprio un cronista di Repubblica? Allora ve la cercate proprio! 


Invece di mettere a ferro e fuoco le città come fanno inosservatamente quegli eroi dei centri sociali, che fate? Distruggete il gazebo dei 5stelle? Proprio di coloro che “la gggente sarà la nostra scorta?” Questo è puro sadismo! Inoltre minacciate pure i virologi dei salotti televisivi? Lo sapete che ora, per la loro tutela, rischiano di non essere più onnipresenti in Tv e, addirittura, di recarsi nei propri reparti ospedalieri? Roba da minare gravemente la loro psiche! E dopo tutto ciò, manco vi presentate alla “Sfida Infernale”, disertate “l’O.K. Corral”, vi nascondete quando scatta “Mezzogiorno di fuoco”? Non si fa così! Rovinate crudelmente la narrativa mediatica. Quella stessa narrativa artificiosamente ed inspiegabilmente costruita proprio nel momento in cui l’80% della popolazione stava tranquillamente vaccinandosi e l’Italia era uno dei paesi con maggior percentuale di inoculati. E allora, se le cose stavano andando bene, a quale scopo avvelenare improvvidamente i pozzi, celebrare la discriminazione, schedare impietosamente chiunque si ponga qualche dubbio come un cataclismatico complottista che si libra in voli pindarici in groppa alle scie chimiche? 


Non sarà per caso che si è deciso di scatenare una guerra santa contro gli eretici proprio nel momento in cui ci si è resi conto che il vaccino, seppur necessario e vitale per le persone a rischio, non dona l’immunità, la libertà e neanche l’eterna giovinezza? Non sarà per caso che lo scopo è quello di creare nemici dello stato a cui un domani (ormai dietro l’angolo) affibbiare tutte le responsabilità di nuove chiusure? Non è facile avere delle risposte perché questa micidiale guerra santa, come qualunque guerra, ha come prima vittima sacrificale la verità.


PS: sì, lo so, ora molti di coloro che ragionano per bande contrapposte si chiederanno: «ma questo è vaccinato o no?». A tali morbosi curiosi sanitari, a siffatti voyeur dei dati personali altrui, rispondo: “sì, mi sono vaccinato molto prima del green pass… e anche la prostata sta bene, grazie”


Salvino Paternò