Ho subito violenze - E parlando di reati, la Kyenge racconta anche quella volta che subì una violenza: "L'unica volta che ho denunciato qualcuno è stato perché mi aveva messo le mani addosso, ma non ho fatto in tempo a ottenere giustizia perché la persona denunciata nel frattempo è morta. Da quando sono arrivata in Italia ho subito tanto razzismo - ha aggiunto - ma con una risposta violenta non si arriva da nessuna parte. La miglior risposta è la non contrapposizione e il mostrare un modello di comportamento positivo". Infine per andare sul sicuro e assecondare la retorica antirazzista, la Kyenge cita per la centesima volta Martin Luther King: "Lui sognava che i nostri figli potessero essere considerati proprio per la competenza e la professionalità. Non per il colore della pelle". In Italia tutto ciò già avviene. Lei è un ministro di colore. Non per la sua etnia, ma per le sue presunte capacità.
venerdì 21 giugno 2013
Le continue provocazioni della Kyenge
... poi si lamenta se viene insultata e derisa.
Un paio di commenti: "Se l'Italia non le sta bene, se ne ritorni nella giungla, e, sopratutto, non doveva accettare di essere Ministro. Forse lei non sa delle umiliazioni che gli Italiani subirono come immigrati dopo la I e la II guerra mondiale come anche dei continui stereotipi che moltissimi stranieri hanno nei nostri riguardi. L'Italia ha bisogno di politici costruttivi e non distruttivi come e lei che cercano di usare la proprio carica istituzionale per i loro porci comodi o per esternare le proprie frustrazioni. Se ne vada che ha già rotto fin troppo le scatole con i suoi "razzisti" discorsi nei riguardi di un popolo che continua a sopportare con infinita pazienza ingiustizie e la prostituzione intellettuale di molte persone che sono d'accordo con le sue malsane idee."
"Vorrei fare una domanda alla Ministro Cecile Kyenge. Quando parla che gli immigrati sono trattati come animali le viene mai in mente come furono trattati i nostri paracadutisti a Kindu da suoi connazionali congolesi? Le è stato mai raccontato che i suoi connazionali sono stati cannibali? Signora Ministro la smetta per favore e chieda perdono dei misfatti dei suoi connazionali."
"Violenza e insulti contro di me". E' questo il bilancio che fa Cecile Kyenge della sua, ancora breve, esperienza da ministro. "Quando sono diventata ministro non mi sarei aspettata questa serie di insulti e violenza contro di me, sarebbe stato impensabile per chiunque. Una tale violenza va al di là della mia immaginazione", afferma la Kyenge, in un'intervista fiume a Radio Capital. La Kyenge si sfoga e attacca: "In questo contesto è uscito un problema sommerso, la difficoltà di alcune persone di accettare il cambiamento. E' una brutta violenza che esce ma questo ci mette di fronte a un problema da affrontare, il razzismo sommerso".
Immigrati trattati come animali - Secondo il ministro gli immigrati delinquono perché trattati come animali. "Un crimine è sempre un crimine e va condannato, ma si deve anche capire il disagio da dove proviene, capire le cause perchè questo poi permette di fare buone leggi che mettano l'individuo al centro. Se gli immigrati vengono trattati come animali dipende dalle condizioni, dal luogo. E non penso solo ai migranti, ma anche agli italiani, alle nuove povertà che nascono. I deboli in questo Paese vengono trattati male. La maggior parte delle persone non vengono considerate come tali. E' un concetto che deve cambiare perchè la nostra Costituzione dice che si devono rimuovere gli ostacoli per i più deboli".
Ho subito violenze - E parlando di reati, la Kyenge racconta anche quella volta che subì una violenza: "L'unica volta che ho denunciato qualcuno è stato perché mi aveva messo le mani addosso, ma non ho fatto in tempo a ottenere giustizia perché la persona denunciata nel frattempo è morta. Da quando sono arrivata in Italia ho subito tanto razzismo - ha aggiunto - ma con una risposta violenta non si arriva da nessuna parte. La miglior risposta è la non contrapposizione e il mostrare un modello di comportamento positivo". Infine per andare sul sicuro e assecondare la retorica antirazzista, la Kyenge cita per la centesima volta Martin Luther King: "Lui sognava che i nostri figli potessero essere considerati proprio per la competenza e la professionalità. Non per il colore della pelle". In Italia tutto ciò già avviene. Lei è un ministro di colore. Non per la sua etnia, ma per le sue presunte capacità.
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4 commenti:
Solo un'occhiata storica a un punto:
Martin Luther King era un pastore evangelico battista modernista,
che cessa in pratica l'attività pastorale per fare solo il conferenziere progressista politico,
in un'America ex schiavista che aveva importato persone dall'Africa per lavori pesanti fin da 5 secoli prima.
Nel frattempo la società americana si era in parte fusa lentamente, non senza ombre da entrambe le parti, fusione lenta tuttora in atto in USA,
il tutto lungo e nonostante quei lunghissimi 5 secoli.
Non mi pare affatto la stessa situazione dell'Italia, invasa di botto da soli 20 anni.
Josh, storicismi a parte (importanti anch'essi), ma ci rendiamo conto che 'sta qui avalla le violenze e il delinquere degli immigrati dando la colpa a noi?
Certo, dice che alcuni immigrati delinquono perchè a 50 e passa euro al giorno gratis ai vari centri non sono stati abbastanza bene.
ci vuole del coraggio, tra spacciatori, violentatori seriali, assassini con clava coltelli e picconi...
razzismo ?quale razzismo?si è laureata in una università prestigiosa e selettiva(chi le ha dato i soldi per pagarsi le tasse universitarie?mia figlia, a Roma, studia alla Sapienza non alla Cattolica troppo onerosa per me), è riuscita ad enrtare in una scuola di specializzazione ed a specializzarsi, lavora all'ASL, quando gente della sua età fa ancora la guardia medica:a proposito che ne pensa dell'attività intramoenia?
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