sabato 21 maggio 2022

I risultati di America e nato

 - Rublo ai massimi

- Battaglione Azov azzerato

- Sfondamento linea Ucraina nel Donbass

- Wall Street che ha perso il 25% in 3 mesi

- Economie UE e Usa in grave difficoltà 

- Profughi Ucraini che scappano in ogni dove

- decine di migliaia di morti


Per  ottenere questi eccellenti risultati abbiamo armato un Paese guidato da uno che suona il pianoforte col cazzo. Ora pensate che le condizioni che vorrà imporre la Russia per la pace saranno inferiori a quelle che avrebbe accettato prima della guerra? Siamo guidati da una banda di inetti. Era chiaro nella gestione della pandemia ma con la guerra la cosa è diventata talmente evidente che discuterne sarebbe solo una perdita di tempo. Comprendo chi sostiene la narrazione mainstream per ideologia, interesse o molto banalmente perché non riesce ad accettare che la realtà sia diametralmente opposta a quanto creduto fino ad ora. Li comprendo ma non li giustifico. Non giustifico NESSUNO che volontariamente o involontariamente non difende il mio Paese perché è chiaro a tutti che il Governo sta difendendo interessi che non sono quelli degli Italiani.


Alex Giusti

giovedì 19 maggio 2022

Quarantasette e quarantotto…

Draghi dichiara: "Il Governo ha sempre agito in coerenza con le indicazioni del Parlamento". Nella forma è ineccepibile, poiché questo Parlamento connivente ha votato per 47 volte (morto che parla, cioè esso stesso) una fiducia aprioristica e codarda al Governo. E dove la forma combacia con la sostanza, cadono gli ostacoli a quel dominio del totalitarismo sullo stato di diritto. Del resto se il seme dell'idea di un Regime può essere sotterrato in solitudine, affinché esso si sviluppi necessita della complicità di altri protagonisti: politica, giornalismo, parte della società. Draghi dunque, abile mentitore seriale, dice il vero nel ricordare che il Parlamento legittima il suo operato. Quarantasette fiducie ne sono prova sufficiente (annunciata la numero 48 mentre scrivo). È ciò che si dice "avere le spalle coperte". Il rapporto fra Parlamento e Presidente del consiglio è un matrimonio di interessi che si alimenta di energia generata dal suo stesso esistere. In tante occasioni abbiamo sentito l'espressione "scollamento fra politica e Paese". Ciò che mi preme sottolineare è la volontà di ambo le parti di non porre rimedio a questa voragine creatasi fra i due giocatori.


Mario Draghi è una moda momentanea, come lo furono le scarpe Hogan quando andavo a scuola. I partiti non ripongono in lui una sincera passione (escluso Calenda che ha in casa un altare in suo onore, su cui sacrifica selvaggina), piuttosto sopportano i sogni di gloria e la brama di potere di questo anziano mercante di menzogne pur di poter finire di pagare il mutuo della casa in Sardegna, acquistare il Mercedes dei sogni e garantirsi a vita di essere su una barca diversa rispetto a quelle su cui naviga l'elettore medio, arresosi alla fatalità inoppugnabile della vita. È l'eterna lotta fra caste, dove Covid e guerra fungono soltanto da cornice per una storia sempre uguale a se stessa: chi può arraffa il maggior quantitativo di privilegi e, se avanza tempo, si dedica a questioni morali, senza mai dimenticarsi di mostrare solo tali questioni sui social, sperando che la pesca sia talmente fruttuosa da nascondere il gioco di prestigio.


Giovy Novaro 

Tempeste perfette…

Siamo seduti su di un vulcano che sta per esplodere. Tutto lascia pensare che stiamo andando incontro ad una tempesta perfetta. A parte la guerra, vi sono molti altri motivi di preoccupazione. L’inflazione, dopo essere stata tenuta per anni sotto controllo attraverso una feroce politica di contrazione salariale, si sta ovunque approssimando al 10%. Con la pandemia e le politiche di sussidi generalizzati da essa provocate, il debito degli stati è raddoppiato. Il minacciato blocco delle importazioni dalla Russia provocherà uno shock energetico e forse alimentare, con l’aumento, solo in parte già scontato, del prezzo del petrolio, del gas, del grano, dei fertilizzanti agricoli.

In questa situazione da ultima spiaggia non si capisce cosa le classi dirigenti abbiano intenzione di tirar fuori dal cilindro. In condizioni normali le banche centrali si sarebbero affrettate ad alzare i tassi. Questo provvedimento, però, avrebbe effetti deleteri sul debito degli stati. In poche parole, l’aumento, anche solo di pochi punti, del tasso di sconto e la fine del quantitative easing rischiano di provocare la bancarotta di molti paesi del terzo mondo e di alcuni di quello industrializzato (l’Italia è il primo fra questi). Gli effetti sull’economia globale sarebbero catastrofici.

Come non bastasse, l’Europa e gli Stati Uniti stanno vivendo una crisi culturale senza precedenti. L’ideologia ufficiale delle cosiddette libere democrazie è una perversa clonazione di liberismo economico iper capitalista e di valori politicamente corretti “di sinistra”, imposti in modo sempre più invasivo e intollerante  nei mezzi di comunicazione, nel cinema, nella scuola. L’elite al comando promuove la distruzione della famiglia, la cancellazione di ogni identità nazionale e regionale, l’omologazione delle culture particolari, la censura preventiva su ogni idea eterodossa, la diminuzione della popolazione mondiale e l’immigrazionismo selvaggio (che è cosa, va da sé,  ben diversa dal rispetto e dalla tutela dei cittadini e dei lavoratori di origine straniera). In pratica si punta ad una rivoluzione culturale che ponga fine alla civiltà occidentale per come l’abbiamo conosciuta finora. Di fronte a tutto questo è difficile prevedere cosa verrà imposto a popoli sempre più spaesati e privi di bussola. La cosa al momento più probabile è che si pensi di affrontare la crisi attraverso una enorme distruzione di ricchezza: un crollo dei valori azionari e immobiliari senza precedenti. In ogni caso, la militarizzazione spinta della società, iniziata con la scusa della pandemia, sembra destinata a continuare.


Silvio dalla Torre 

domenica 8 maggio 2022

Zuckerberg, Draghi e Colao

Due giorni fa il presidente del consiglio Draghi, il ministro dell'Innovazione Tecnologica Colao e il sig. Mark Zuckerberg si sono incontrati per discutere di "Metaverso". Siamo certi che, oltre ad alcune istruzioni cortesemente fornite a Draghi sul corretto utilizzo degli emoticon, non si siano detti nulla di rilevante, nulla di cui l'opinione pubblica dovrebbe occuparsi e discutere. Dobbiamo lasciarli lavorare, perché qualunque cosa facciano, lo fanno per il nostro bene. Incidentalmente segnalo che la questione più cruciale all'ordine del giorno negli odierni processi di digitalizzazione è la strutturazione di tutti i sistemi, pubblici e privati, con sistemi "cloud", dove l'utente finale, che sia cittadino o amministrazione, ottiene semplicemente un "servizio" la cui elaborazione viene consegnata in remoto a e da un singolo erogatore centrale di servizi (e.g.: l'azienda di Zuckerberg).


Una volta che questo processo sia andato pienamente in porto, ogni sistema di comunicazione, ogni archivio e database (es: casellari giudiziari e atti processuali), ogni software per leggere i nostri documenti, ogni transazione commerciale e finanziaria, insomma la totalità di ciò che conferisce potere nel mondo contemporaneo sarà letteralmente nelle mani di un erogatore di servizi centralizzato e remoto. Una bella fortuna che a giocare questo ruolo siano cavalieri dell'ideale come Zuckerberg, che sappiamo avere a cuore il perseguimento del giusto e del vero. Figuriamoci se qualcosa del genere capitasse nelle mani, chessoio, del Deep State americano. Avremmo a che fare con il primo impero assoluto, incontrastato e incontrastabile, capace di spegnere e accendere ogni singolo agente, individuale o collettivo, in tutta la parte del pianeta sotto la propria ala. Ma lasciamo questi pensieri oscuri, questo ciarpame da complottisti, e nutriamoci delle ultime affidabili e certificate news del gruppo Gedi o, che è lo stesso, dell'ufficio stampa Nato.


Andrea Zhok