domenica 28 luglio 2013

Vuoi vedere che la colpa è nostra?

Qualche commento: "Noi il nostro welfare o quello che c'è rimasto ce lo siamo creato da soli e con l'aiuto delle precedenti generazioni e non siamo per niente d'accordo sull'idea di regalarlo ad altri milioni di clandestini che si presentano ogni giorno alla nostra porta. Egoismo? Autoconservazione, direi. Dubito che se lei ha solo un panino preferisca darlo ad un senegalese che mangiarselo lei. Ed anche dividendolo cristianamente a metà, non sarebbe però sufficiente a sfamarne altri dieci. Capito il concetto E se siamo stati anche noi emigranti l'abbiamo fatto in modo legale, in Paesi immensi, dove il lavoro c'era e dove abbiamo firmato la carta dei DOVERI, prima di esigere dei Diritti. E chi non aveva la fedina penale pulita o sgarrava era sbattuto fuori... E' folle pretendere altra solidarietà in un'Italia alla canna del gas, con milioni di disoccupati e la delinquenza straniera che ci ha riempito le carceri. Prevenire è meglio che curare. Lo dice il proverbio, oltre che il m io medico."

"La tragedia e' tutta italiana. Li stiamo accogliendo a migliaia indiscriminatamente. Avremo criminalita' e bancarotta."


Lampedusa. Nuova tragedia dell'immigrazione 31 morti davanti alle coste libiche. A riferirlo sono stati i superstiti una volta giunti nel centro di accoglienza dell'isola

Ennesima tragedia dell'immigrazione. Trentuno migranti, tra cui nove donne, sarebbero morti nel naufragio della loro imbarcazione in prossimità delle coste libiche. Il naufragio sarebbe avvenuto venerdì sera. A raccontarlo gli altri compagni di viaggio che sono riusciti ad arrivare a Lampedusa. Ventidue profughi, provenienti da Nigeria, Benin e Senegal, che una volta soccorsi e accompagnati nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola hanno raccontato della tragedia nella quale sarebbero morti i loro compagni di viaggio. Hanno riferito che sul gommone, che si è improvvisamente sgonfiato, erano 53 e 31 di loro non ce l'hanno fatta.

ONDATA DI SBARCHI - La tragedia si consuma in un fine settimana di sbarchi ed emergenza nel Canale di Sicilia. Tra venerdì e sabato Guardia Costiera, Finanza e Marina Militare hanno salvato oltre 450 migranti che tentavano di raggiungere le coste italiane. Il lungo elenco degli interventi di soccorso inizia con i 140 migranti, tra cui 23 donne, arrivati nel porto di Lampedusa sabato mattina a bordo di due motovedette della Guardia Costiera: gli immigrati erano su due gommoni e sono stati salvati dopo aver chiesto aiuto alla Guardia Costiera di Palermo con un telefono satellitare. Altri mezzi di Capitanerie, Finanza e Marina hanno invece soccorso due imbarcazioni in difficoltà, un barcone di legno con 250 persone a bordo e un piccolo gommone su cui viaggiavano 32 migranti.

I SUPERSTITI - I 22 naufraghi che hanno raccontato della tragedia in prossimità delle coste libiche venerdì erano stati salvati da un mercantile che per alcune ore ha cercato eventuali superstiti, probabilmente perché già i naufraghi avevano fatto cenno ai loro compagni finiti in mare. Rifocillati dall'equipaggio del mercantile i 22 migranti sono stati trasferiti su nave Kornati, battente bandiera maltese, e poi trasferiti a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera che li ha condotti sino a Lampedusa.

SOCCORSI - E un altro barcone con 92 migranti a bordo, tra cui 16 donne, è stato soccorso in mattinata a 150 miglia da Lampedusa, dalla nave panamense Gaz Energy, la stessa che venerdì sera aveva tratto in salvo, insieme con la gemella Gaz United, 22 profughi che hanno fatto naufragio davanti alle coste libiche. I migranti saranno ora presi in consegna da una motovedetta della Guardia Costiera e trasferiti a Pozzallo, in provincia di Ragusa, visto che il centro di accoglienza di Lampedusa non è più nelle condizioni di accogliere altri migranti.

1 commenti:

Maria Luisa ha detto...

sempre peggio:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/07/27/news/nera-donna-giovane-la-scelta-di-sel-per-la-candidata-sindaco-di-porcia-vota-1.7487135