giovedì 5 settembre 2013

La sorella di Cecile Kyenge

Qualche commento: "La notizia più interessante è che la sorella occupa una casa popolare, così come la vicina albanese. Però la ministra dice che l'italia non è sufficientemente ospitale. Vorrei vedere se nel suo paese natale agli stranieri danno le case popolari. Chissà poi se nella pratica di assegnazione della casa popolare la ministra ha messo una buona parola. A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si prende..."

 "Un sindaco di colore se fa gli interessi dei cittadini ben venga, un ministro di colore lo stesso. Invece la sig.ra Kyenge non è il ministro dell'integrazione bensì il ministro degli immigrati clandestini quindi è tutt'altra cosa, ecco perché da quattro mesi ha scatenato un coro di proteste."

 "38 fratelli e sorelle. Comincio a capire l'interesse della Kienge per i ricongiungimenti familiari."

"38 fratelli? Tipica famiglia italiana di una tipica italiana, nostro ministro dell'integrazione."


 Pugni e insulti alla vicina di casa albanese. A processo la sorella del ministro Kyenge. «Dora», 46enne, avrebbe aggredito la donna durante una lite per una bicicletta. Dovrà andare davanti al giudice di pace

Guai giudiziari per una sorella del ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge: Kapya «Dora» Kyenge, 46 anni, è stata rinviata a giudizio davanti al giudice di pace di Pesaro con l'accusa di aver picchiato e insultato una vicina di casa albanese, Aferdita Bquiri, che come lei abita in una casa popolare dell'Erap a Ginestreto. Ad anticipare la notizia è il Resto del Carlino. La data del processo non è stata ancora fissata.

«UN PUGNO E MINACCE DI MORTE» - I fatti, già noti, risalgono al 18 aprile scorso, anche se la Bquiri, medicata al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni, aveva sporto querela per lesioni, minacce e ingiurie soltanto un mese dopo. I motivi della lite non sono noti: secondo il racconto della vittima, Dora Kyenge l'avrebbe colpita con un pugno al collo, minacciata di morte e insultata facendo anche riferimento al Paese di provenienza, l'Albania, per poi concludere dicendo: «Ho le spalle coperte, mia sorella è in Parlamento». Dieci giorni dopo il deputato Cecile Kyenge giurava come ministro del Governo Letta.

COLPA DI UNA BICICLETTA - Ci sarebbe una bicicletta all'origine della lite tra le due donne. La vicina albanese la voleva appoggiare sul muro di un complesso di villette a schiera di edilizia popolare, Dora invece non la tollerava perché considerava quel muro di sua proprietà e non del condominio, e per questo, almeno nel racconto della vicina, ogni volta litigava con lei. «La mia cliente ci tiene a dire che la vicenda non c'entra nulla con il ministro Kyenge, che stima molto condividendone le battaglie per l'integrazione», ha spiegato l'avvocata Rosaria Cipolletta che tutela la Beqiri.

QUANDO SI RIVOLSE ALLA LEGA - A Pesaro Dora Kyenge, uno dei 38 fratelli del ministro dell'Integrazione, ha lavorato con un contratto part-time all'Ipercoop e come sarta. La stampa locale si era occupata di lei anche nel maggio del 2008, quando si era rivolta alla Lega Nord perché la aiutasse a prendere possesso dell'alloggio di edilizia popolare che le era stato assegnato ma che all'epoca era occupato da una famiglia marocchina. Dora è spesso presente alle cerimonie con la sorella ministro: a Pesaro era in piazza anche il 28 maggio scorso, quando Cecile Kyenge ha consegnato la cittadinanza onoraria a 80 bambini e ragazzi figli di immigrati nati in Italia.

10 commenti:

Johnny 88 ha detto...

Ma che bella famiglia. E gli altri 37 fratelli come stanno?

Eleonora ha detto...

Eh, vero? Hem, non vorrei contraddirti, maaaa, la domanda è: "gli altri 37 dove stanno?" In congo o in italia?

Nessie ha detto...

Quindi se le cose stanno così, avremmo un'okkupazione di tribù. O forse è meglio chiamarla "lobby" africana. C'est plus chic.

Eleonora ha detto...

Poi, dicono che gli insulti e il disprezzo degli italiani, non se li cerca?

Johnny 88 ha detto...

Già, dove stanno, e soprattutto, chi li mantiene? Noi o il Congo? Poi la nostra Kasethu alias Cecile, manco due giorni fa era al Lido di Venezia a fare la chic al festival del cinema. Alla faccia della crisi.

Eleonora ha detto...

E di nuovo, soprattutto chi ha pagato per la permanenza al lido di venezia? Percaso ha pagato pantalone?

Nessie ha detto...

C'è anche questa dell'8 X MILLE.

http://voxnews.info/2013/09/04/kyenge-otto-per-mille-agli-islamici/

e anche quest'altra delle pensioni di invalidità :

http://voxnews.info/2013/09/05/ora-gli-immigrati-si-fregano-anche-le-pensioni-di-invalidita-cgil-festeggia/

Eleonora ha detto...

Nessie, poteva essere altrimenti dopo che ci hanno derubati delle pensioni sociali senza aver versato MAI un euro di contributi?

Inoltre, sentita stamattina, il "nostro" premier ha deciso di versare 50 MILIONI di dollari all'ONU per l'emergenza profughi siriani. Per un problema non nostro, i soldi ci sono... o magari il premier sa qualcosa che noi non sappiamo ancora?

Maria Luisa ha detto...

e questa?
http://www.daw-blog.com/2013/09/06/kyenge-dora-in-poi-chiedo-di-essere-chiamata-kashetu-kyenge-detta-cecile/

Eleonora ha detto...

Maria Luisa, te l'avevo detto che è una pazza scatenata. La razzista è lei e non gli italiani, altrochè. Ma mi pare che anche nel pd comincino a non sopportarla più per le sue stronzate.