"Farò la senatrice-scienziata, perderò il mio lavoro, qualcosa per vivere bisogna pur portarlo a casa". Elena Cattaneo, neosenatrice a vita non vuole mollare la succosa busta paga che gli spetta per il suo incarico a palazzo Madama. Intervistata da Quinta Colonna di Paolo Del Debbio, la professoressa a chi le chiedeva se "avesse devoluto alla ricerca la sua indennità da senatrice", risponde senza indugi: "Io dovrò lasciare il mio laboratorio. Due stipendi pubblici sono incompatibili. Deciderò quando sarà il momento cosa fare. Ancora non so, ma comunque quei soldi comunque per campare mi servono". Insomma la più giovane senatrice a vita della storia repubblicana ha usato un giro di parole per dire che lei si fionderà sulla poltrona di palazzo Madama e che non ha intenzione, per ora, di devolvere le sue mensilità a favore della ricerca. "Io sono una persona normale", ha aggiunto.
Casca dalle nuvole - Eppure quel suo stipendio, insieme a quello di Renzo Piano, Carlo Rubbia, e Claudio Abbado, costeranno allo stato 1 milione di euro l'anno. Augurando lunga vita alla Cattaneo, il suo conto potrebbe arrivare anche a 5 milioni di euro complessivi. Da Quinta Colonna chiedono: "Ma secondo lei è normale che in tempo di crisi Napolitano tolga un milione di euro dalle casse dello Stato per darle ai senatori a vita?". E lei: "Io non sapevo che il costo fosse così elevato". Eppure la Cattaneo da tempo segue la politica. E' una donna del Pd, lei stessa ha dichiarato che nei punti del programma di governo di Pierluigi Bersani c'erano provvedimenti che aveva proposto lei stessa. Ora casca dalle nuvole: "Sono una persona normale, non sapevo dei costi". Da anni i giornali pubblicano quasi ogni giorno le buste paga dei nostri senatori e deputati, e su questa linea è anche nato un Movimento politico come quello di Beppe Grillo. Davvero strano che la Cattaneo non sappia a quanto ammonti la busta paga di un senatore. Forse è troppo impegnata con le cellule per buttare un occhio ai giornali. Tanto lei l'ha detto: "Non so come funzioni, però certo qualcosa la devo pur portare a casa". Quel "qualcosa" sono pochi spiccioli: 20mila euro.
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