Il disegno di legge sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti rischia quindi, di arrivare in aula alla Camera mercoledì col solo testo base, quello uscito dal Consiglio dei ministri. La maggioranza, lunedì, dopo una riunione durata fino alle 23, non ha infatti trovato l'accordo. I relatori del provvedimento, Mariastella Gelmini (Pdl) e Emanuele Fiano (Pd), hanno pertanto comunicato di avere bisogno di più tempo per mettere a punto i pareri sugli emendamenti più spinosi. Il tetto alle donazioni dei privati (che il Pd chiede sia di 100 mila euro) e la proposta del Pdl per depenalizzare il finanziamento illecito sarebbero i nodi più spinosi.
TESTO IN AULA NON FINITO - Il presidente della Commissione, Francesco Paolo Sisto, ha confermato che «il dissenso all'interno della maggioranza provoca l'impossibilità» di concludere l'esame del ddl sul finanziamento ai partiti in commissione. Il testo arriverà quindi in Aula "non finito", cioè con le modifiche già apportate, ma senza completare il voto sugli emendamenti, una quarantina, che potranno però essere ripresentati. A favore della proposta di Sisto hanno votato Pd, Pdl e Sc mentre M5S, Lega e Sel si sono astenuti. Di fatto è risultato inutile il rinvio in commissione del ddl, che era già approdato in Aula ma, proprio per l'assenza di un accordo, aveva subito un nuovo rinvio in commissione.
DEPENALIZZAZIONE, RICHIESTA OFFENSIVA - Lo stallo, ha spiegato Andrea Mazziotti, deputato di Scelta Civica e membro della commissione, è dato dal fatto che «il Pdl insiste sul rifiuto di inserire un tetto alle donazioni private ai partiti e chiede di depenalizzare le violazioni delle regole sul finanziamento pubblico. Sono posizioni inaccettabili». In particolare, «la richiesta di depenalizzazione, con i precedenti che ci sono in Italia, è offensiva per i cittadini, oltre a comportare il rischio di mandare assolti molti inquisiti».
M5S: SOLO DONAZIONI PRIVATI - E proprio in relazione al tetto alle donazioni il Movimento 5 Stelle intende presentare una «proposta di legge alternativa» dove verranno previste «solo le donazioni dei privati ai partiti con un massimale annuo di 5.000 euro». Lo ha annunciato Danilo Toninelli, vice presidente della Commissione Affari costituzionali nel timore «che questa maggioranza faccia dei danni immani ed approvi una legge addirittura peggiore di quella attuale».
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