In un parallelismo tra le Quattro giornate di Napoli, di cui oggi si celebra il 70esimo anniversario e l'attuale situazione italiana, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato oggi "l'esempio e l'impulso offerti alla riconquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale" dall'insurrezione avvenuta durante la seconda guerra mondiale, episodio che deve "dare convinta fiducia in quello che di qui può ancora avvenire". Il ricordo del Capo di Stato pensa al futuro della "causa comune dell'Italia e dell'Europa", ma anche a Napoli, che ha "necessità di un incoraggiamento, ma anche necessità di riconoscimento e di attenzione sul piano nazionale". Un allarme bomba è scattato al carcere di Poggio Reale, dove il Presidente era atteso. A preoccupare la presenza di un'auto sospetta a lato della prigione. L'allarme è cessato dopo un intervento tempestivo degli artificieri. Durante la sua visita alla prigione il Capo di Stato ha detto di avere pronto un messaggio per chiedere al Parlamento di valutare la possibilità di un indulto o un'amnistia, non soltanto per rispettare "la sentenza di Strasburgo", ma per "un imperativo umano e morale". A chi chiedeva se il provvedimento svelenirà il clima delle Camere, ha risposto di augurarsi che "il clima sia già sufficientemente svelenito affinchè la mia richiesta possa avere un’accoglienza serena".
sabato 28 settembre 2013
L'hanno fatto!
Mentre qualcuno ha finalmente avuto le palle di dimettersi, il nipote dello zio accusa gli avversari di essere folli... la verità è che folli siamo stati noi italiani ad aver sopportato tutto ciò. L'arrivo di Monti, la stracciatura della costituzione e l'arrivo di Letta e tutto lo schifo della criminale Ue che non sto ad elencare ora. Nel frattempo, si vocifera che la nazista si sia invaghita di Fonzie-Renzi e lo vorrebbe a capo del governo... (l'ennesimo mezzo democristiano e mezzo comunista) E, in tutto questo, c'è il fantasma della troika direttamente in casa (finora era travestita da Monti prima e da Letta poi) o di un Letta bis. E dopo questo ennesimo completo fallimento ideato dal rincoglionito Re Giorgio, che, per vergogna dovrebbe indire subito nuove elezioni e successivamente, togliersi dai coglioni e ritirarsi nelle proprie tenute a giocare coi nipotini. Invece, che fa? Ha la faccia come il didietro a dire che bisognerebbe fare una amnistia mentre parla di fiducia. E' proprio vero che ad una certa età, il cervello non funziona più come dovrebbe. E Re Giorgio ne è la prova lampante.
Napolitano a Napoli: "Il futuro è incerto ma bisogna avere fiducia". Il Colle, a Napoli per l'anniversario delle Quattro Giornate: "Futuro incerto, ma ci sia fiducia" di Lucio Di Marzo
In un parallelismo tra le Quattro giornate di Napoli, di cui oggi si celebra il 70esimo anniversario e l'attuale situazione italiana, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato oggi "l'esempio e l'impulso offerti alla riconquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale" dall'insurrezione avvenuta durante la seconda guerra mondiale, episodio che deve "dare convinta fiducia in quello che di qui può ancora avvenire". Il ricordo del Capo di Stato pensa al futuro della "causa comune dell'Italia e dell'Europa", ma anche a Napoli, che ha "necessità di un incoraggiamento, ma anche necessità di riconoscimento e di attenzione sul piano nazionale". Un allarme bomba è scattato al carcere di Poggio Reale, dove il Presidente era atteso. A preoccupare la presenza di un'auto sospetta a lato della prigione. L'allarme è cessato dopo un intervento tempestivo degli artificieri. Durante la sua visita alla prigione il Capo di Stato ha detto di avere pronto un messaggio per chiedere al Parlamento di valutare la possibilità di un indulto o un'amnistia, non soltanto per rispettare "la sentenza di Strasburgo", ma per "un imperativo umano e morale". A chi chiedeva se il provvedimento svelenirà il clima delle Camere, ha risposto di augurarsi che "il clima sia già sufficientemente svelenito affinchè la mia richiesta possa avere un’accoglienza serena".
In un parallelismo tra le Quattro giornate di Napoli, di cui oggi si celebra il 70esimo anniversario e l'attuale situazione italiana, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato oggi "l'esempio e l'impulso offerti alla riconquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale" dall'insurrezione avvenuta durante la seconda guerra mondiale, episodio che deve "dare convinta fiducia in quello che di qui può ancora avvenire". Il ricordo del Capo di Stato pensa al futuro della "causa comune dell'Italia e dell'Europa", ma anche a Napoli, che ha "necessità di un incoraggiamento, ma anche necessità di riconoscimento e di attenzione sul piano nazionale". Un allarme bomba è scattato al carcere di Poggio Reale, dove il Presidente era atteso. A preoccupare la presenza di un'auto sospetta a lato della prigione. L'allarme è cessato dopo un intervento tempestivo degli artificieri. Durante la sua visita alla prigione il Capo di Stato ha detto di avere pronto un messaggio per chiedere al Parlamento di valutare la possibilità di un indulto o un'amnistia, non soltanto per rispettare "la sentenza di Strasburgo", ma per "un imperativo umano e morale". A chi chiedeva se il provvedimento svelenirà il clima delle Camere, ha risposto di augurarsi che "il clima sia già sufficientemente svelenito affinchè la mia richiesta possa avere un’accoglienza serena".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Certo. Gli avversari sono folli e B s'è rivoltato la frittata. Così parla un premier, un uomo che dovrebbe quantomeno mantenere l'aplomb e tentare di ricucire lo strappo per il bene comune. Invece no: siccome ormai questo è un Paese in preda all'isteria, si offende subito. Non è del resto il paradigma di questi mesi? Hanno riversato sul PdL le parole più oscene, l'odio più assoluto pretendendo nessuna reazione e pure sissignore. E lo dico come una che PdL non l'ha votato.
Non so che cosa ci aspetta, ma io stasera sono felice. Arrabbiata, ma felice
Come dicevo a Nessie, il premier di colpo s'è ritrovato disarcionato dal suo ronzino (occhio, dico ronzino e non cavallo di razza) e adesso che fa? Semplicemente si sfoga su twitter (come un qualsiasi povero idiota) e da colpa agli altri. Un governo simile non avrebbe dovuto mai nascere e le colpe sono proprio di letta che ha accettato (ma daltronde, non poteva fare altrimenti, 'sto lecchino di merda) e di quell'altro vecchio rincoglionito di re giorgio. Poi, si può sputare veleno verso gli avversari ma anche di governarci insieme. Della serie, c'abbiamo una dignità di merda eh? Manco io so cosa ci aspetta. Intanto, fuori dai coglioni la congolese. Ed è già qualcosa.
Hai proprio ragione!!! Letta che si sfoga su Twitter come un imbecille bimbominkia idiota qualsiasi! Il salvatore della Patria... con la paghetta di nonno Napisan! Da farci un post :)
Mi viene l'orticaria al solo pensiero che stasera vada a frignare da Fazio... ah, già: le televisioni sono tutte in mano al Caimano, no?
Quanto alla congolese: aspettiamo, perché non è detto che nonnino Giorgio non pari il culo un'altra volta al Lettino e quella ce la ritroviamo più agguerrita che mai. Però intanto sì: un bel passo è stato fatto
Posta un commento