Almeno 13 migranti sono morti annegati questa mattina nel ragusano mentre cercavano di scappare da un barcone che si è spiaggiato a Scicli. Secondo le prime ricostruzioni, gli immigrati sono stati presi a colpi di cinghia dagli scafisti e costretti a lanciarsi in mare. Lo ha raccontato uno dei bagnini che hanno assistito alla tragedia e che sono intervenuti per soccorrere i naufraghi. Un carabiniere fuori servizio che si trovava sulla spiaggia si è lanciato in mare ed è riuscito a trarre in salvo due migranti in difficoltà che stavano per annegare.
PICCHIATI E BUTTATI IN MARE - L'allarme è stato dato dai turisti sulla spiaggia di Sampilieri alle 10 di mattina. Nell'imbarcazione erano stipati almeno 200 immigrati. Quasi tutti sono riusciti a mettersi in salvo. Ma dal mare sono state recuperate le salme delle 13 vittime. I sommozzatori dei carabinieri hanno ispezionato i fondali attorno al natante arenato alla ricerca di altre eventuali vittime. Due extracomunitari presenti sul barcone, di probabile cittadinanza libica, sono stati fermati dagli inquirenti con l'accusa di essere gli scafisti. Due persone, di probabile cittadinanza libica, sono state fermate dopo lo sbarco avvenuto lunedì mattina nel ragusano perché ritenuti potenziali scafisti.
UNA DONNA INCINTA È GRAVE - Secondo le prime testimonianza, i migranti annegati sono tutti uomini. Fino a questo momento le forze dell'ordine hanno rintracciato a terra 70 profughi, tutti eritrei. Tra loro 20 bambini e una donna incinta, che è apparsa in condizioni gravi ed è stata trasportata all'ospedale Maggiore di Modica. Erano a bordo di un grosso barcone che si è arenato a pochi metri dalla riva, in condizioni di mare molto agitato. Alcuni dei superstiti hanno parlato di un quattordicesimo morto, sul quale non c'è al momento conferma da parte delle autorità. Sono in corso le ricerche.
STANOTTE SALVATAGGIO DELLA GUARDIA COSTIERA - Cercavano di raggiungere l’Italia via mare, 14 migranti tunisini naufragati domenica notte sugli scogli di Lampione, un isolotto disabitato delle pelagiche. A dare l’allarme alcuni familiari, che nella tarda serata di domenica hanno contattato la sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo che ha inviato sul posto di due motovedette della Guardia Costiera partite da Lampedusa. Nonostante le brutte condizioni del tempo e il buio, la Guardia Costiera ha salvato tutti i naufraghi, trasferiti in buone condizioni di salute sull’isola di Lampedusa.
ENNESIMA TRAGEDIA - Meno di due mesi fa un altro tragico sbarco si verificò in Sicilia: era il 10 agosto scorso quando sei migranti morirono sulla spiaggia del lungomare della Plaia di Catania, nei pressi del Lido Verde, annegando, proprio nel tentativo di raggiungere la riva. Sull'imbarcazione arenatasi a circa 15 metri dalla riva, viaggiavano oltre 100 extracomunitari, soccorsi dalle forze dell'ordine e dalla guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l'identificazione e i soccorsi.
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