mercoledì 30 maggio 2012

Nel frattempo, in silenzio, fiducia quadrupla


MILANO - L'Aula del Senato ha dato voto favorevole con 246 sì e 34 no, alla questione di fiducia posta dal governo sul secondo dei quattro maxiemendamenti in cui è stato trasposto il Ddl di riforma del mercato del lavoro, nella versione approvata dalla commissione Lavoro. Il secondo maxiemendamento ricomprende gli articoli dal 22 al 40, con le misure sugli ammortizzatori sociali, con l'Aspi. La prima fiducia aveva avuto 247 voti favorevoli (e 33 contrari), un senatore si è astenuto. Il testo del primo maxiemendamento approvato con la fiducia, comprende gli articoli dall'1 al 21 del ddl, tra cui le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

IL GOVERNO E LA FIDUCIA - Il governo aveva deciso di porre quattro questioni di fiducia sulla riforma del mercato del lavoro all'esame dell' Aula del Senato. L'annuncio era arrivato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda presentando 4 emendamenti sostitutivi degli articoli dall'1 al 21, dal 22 al 40, dal 41 al 54, dal 55 al 77. I maxiemendamenti, ha detto Giarda, conterranno il testo «approvato dalla commissione con le sole necessarie modifiche di coordinamento normativo e alcune necessarie divisioni relative alle clausole di natura finanziaria». I quattro capitoli riguardano la flessibilità in entrata, in uscita, ammortizzatori sociali, formazione.

L'APPELLO DI FORNERO - Della riforma, «il nostro Paese ha molto bisogno per riprendere un percorso di crescita», è stato l'appello del ministro del Lavoro Elsa Fornero «Per questi motivi e non perchè lo chiedono i mercati finanziari, l'approvazione è un atto di estrema importanza», ha detto. L'obiettivo «ultimo» non è solo favorire l'occupazione «in particolare dei giovani e delle donne e ridurre stabilmente il tasso di disoccupazione strutturale» ma anche di rendere «più produttivo il lavoro». La riforma tende ad un mercato «inclusivo e dinamico» e «insieme al risanamento finanziario pubblico è la precondizione per lo sviluppo economico».

2 commenti:

Johnny 88 ha detto...

E hanno fatto poker, bravi! Anzi strip-poker visto che c'han lasciati tutti in mutande

Eleonora ha detto...

No, ma a me fanno incazzare quegli pseudo-politici che le riforme schifezza le votano e poi vanno a lamentarsene in giro per le tv pur sapendo che potevano votare contro. E' che glielo permettono di fare poker. Mi pare che questo governo sia arrivato a 16 fiducie... e continua a reggersi solo su quello ma nessuno si lamenta.