La denuncia arriva dal blog di Grillo. Ed è firmata dal consigliere comunale del M5S di Bologna Massimo Bugani. Nel decreto che contiene le misure in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere, oltre ad altri provvedimenti, al Capitolo IV vengono affrontate le norme in tema di gestioni commissariali delle province e viene confermata l’intenzione di abolirle . Ma il Pd ha introdotto un emendamento firmato da Gianclaudio Bressa (PD) che vanifica l’ultima proroga, bloccandola al 31 dicembre 2013.
QUARAQQUAQUA - Una mossa che non è piaciuta ai Cinque Stelle, sensibili in materia di costi della politica. Scrive Bugani: «E fu così che nel decreto sul femminicidio i furbacchioni di PD e PDL inserirono l’emendamento che annulla la riforma delle Province. Anni ed anni a riempirsi la bocca di paroloni sulla riduzione dei costi e sulla abolizione delle province e poi, come sempre, la dura realtà: fanno tutto il contrario di quello che dicono. Sono solo dei quaqquaraquà, tutti chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo. In un solo colpo hanno sporcato l’importantissima legge sul femminicidio e hanno rilanciato enormi costi che graveranno ovviamente sulle tasche degli italiani. L’Iva al 22%, l’Imu la pagheremo con una salata service-tax, la Tares a cifre da capogiro, la benzina a costi mostruosi, luce acqua e gas sempre in aumento e la disoccupazione a livelli drammatici»
IL GOVERNO MONTI - Con il governo Monti era stato stabilito il commissariamento dei consigli provinciali in scadenza nel 2012; venne poi un secondo decreto, che prorogò il commissariamento nel 2013. Venne infine l’articolo 12 del decreto legge 14 agosto 2013, che propagò ulteriormente tale regime fino a giugno 2014. Ma l’emendamento blocca a fine 2013 la proroga. La mossa era già stata denunciata dal M5S (per voce di Danilo Toninelli) e da Sel (per voce di Nazzareno Pilozzi).
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