Mada Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio uccise tre persone a Milano, aggredendole armato di un piccone, sarà processato. È infatti caduta, con i risultati della perizia ordinata dal Giudice per le indagini preliminari, la tesi della difesa, che puntava a salvare l'uomo dal carcere sostenendo che al momento dell'aggressione non era in grado di intendere e di volere. I periti nominati dal gip Andrea Ghinetti hanno parzialmente dato ragione ai legali del 31enne ghanese, riconoscendo che al momento dell'aggressione "la capacità di intendere" di Kabobo "era grandemente scemata", ma hanno anche sottolineato che non era "totalmente assente". Viene dunque smentita l'anticipazione riportata a luglio dal quotidiano Il Giorno, che sosteneva gli psichiatri avrebbero confermato l'incapacità di intendere dell'immigrato. Attualmente, secondo i periti, Kabobo "è capace coscientemente di partecipare al procedimento". Rimane "la pericolosità sociale psichiatrica". Domenico Musicco, il legale di Cristian Carella, fratello di una delle vittime, ha espresso "soddisfazione" per i risultati della perizia, spiegando che sulla base di questa si "arriverà ad una sentenza e ad una pena certa".
lunedì 7 ottobre 2013
Il picconatore era lucido
Uccise tre persone a picconate. "Kabobo era capace di intendere". I risultati della perizia hanno confermato che il 31enne ghanese Mada Kabobo potrà essere processato di Lucio Di Marzo
Mada Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio uccise tre persone a Milano, aggredendole armato di un piccone, sarà processato. È infatti caduta, con i risultati della perizia ordinata dal Giudice per le indagini preliminari, la tesi della difesa, che puntava a salvare l'uomo dal carcere sostenendo che al momento dell'aggressione non era in grado di intendere e di volere. I periti nominati dal gip Andrea Ghinetti hanno parzialmente dato ragione ai legali del 31enne ghanese, riconoscendo che al momento dell'aggressione "la capacità di intendere" di Kabobo "era grandemente scemata", ma hanno anche sottolineato che non era "totalmente assente". Viene dunque smentita l'anticipazione riportata a luglio dal quotidiano Il Giorno, che sosteneva gli psichiatri avrebbero confermato l'incapacità di intendere dell'immigrato. Attualmente, secondo i periti, Kabobo "è capace coscientemente di partecipare al procedimento". Rimane "la pericolosità sociale psichiatrica". Domenico Musicco, il legale di Cristian Carella, fratello di una delle vittime, ha espresso "soddisfazione" per i risultati della perizia, spiegando che sulla base di questa si "arriverà ad una sentenza e ad una pena certa".
Mada Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio uccise tre persone a Milano, aggredendole armato di un piccone, sarà processato. È infatti caduta, con i risultati della perizia ordinata dal Giudice per le indagini preliminari, la tesi della difesa, che puntava a salvare l'uomo dal carcere sostenendo che al momento dell'aggressione non era in grado di intendere e di volere. I periti nominati dal gip Andrea Ghinetti hanno parzialmente dato ragione ai legali del 31enne ghanese, riconoscendo che al momento dell'aggressione "la capacità di intendere" di Kabobo "era grandemente scemata", ma hanno anche sottolineato che non era "totalmente assente". Viene dunque smentita l'anticipazione riportata a luglio dal quotidiano Il Giorno, che sosteneva gli psichiatri avrebbero confermato l'incapacità di intendere dell'immigrato. Attualmente, secondo i periti, Kabobo "è capace coscientemente di partecipare al procedimento". Rimane "la pericolosità sociale psichiatrica". Domenico Musicco, il legale di Cristian Carella, fratello di una delle vittime, ha espresso "soddisfazione" per i risultati della perizia, spiegando che sulla base di questa si "arriverà ad una sentenza e ad una pena certa".
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